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Usl. Polizia Civile: situazione sempre più difficile

19 set 2016
Usl San Marino
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La situazione in cui versa la Polizia Civile è salita agli onori della cronaca nelle
ultime settimane: carenza di organico, riforma dei Corpi mai compiuta, difficoltà a garantire tutti i servizi svolti.
In realtà è da tempo che seguiamo e segnaliamo tali criticità ma, a fronte dei tanti impegni presi a più riprese dall’Esecutivo, possiamo solo prendere atto del fatto che i nodi sono ancora irrisolti e la situazione si è aggravata a seguito di un recente provvedimento del Governo uscente.
Nonostante ripetute assemblee con gli Agenti, un recente incontro con i Segretari Venturini e Valentini, diverse proposte e posizioni scritte elaborate dalla nostra organizzazione, ancora non è stata fatta chiarezza sulla situazione del Corpo.
La riforma dei Corpi di Polizia con l’Esecutivo attuale in ordinaria amministrazione, non potrà essere portata a termine entro le scadenze preannunciate, andando a incidere anche sulla definizione del fabbisogno del personale.
Nonostante ciò la scelta fatta dal Governo di emanare il Decreto 108 a pochi giorni
dall’entrata in vigore del regime di ordinaria amministrazione, viste le complicazioni che tale decreto ha portato, ha visto sfumare la possibilità di tentare di uniformare e riorganizzare assieme tutti i tre corpi di polizia, gettando gli stessi di fatto in una situazione caratterizzata da malcontento e disomogeneità di trattamento.
Una marcia indietro che contraddice, tra l’altro, diversi provvedimenti presi in passato dal Governo stesso tra cui, ad esempio, la delibera che dispone la “costituzione di un Gruppo Tecnico di Lavoro per l’elaborazione di una proposta di riordino dei Corpi di Polizia e di riforma organica dei rispettivi Regolamenti”, provvedimenti che dovevano essere “un primo passo” verso l’uniformità e l’individuazione delle competenze dei tre corpi.
Gli Agenti della Polizia Civile hanno sempre fatto fronte alle numerose difficoltà affrontate negli ultimi anni con estrema professionalità e senso del dovere: vedere i propri sforzi “ripagati” in tale maniera, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La scorsa settimana infatti la quasi totalità degli Agenti, vista la mancanza di coerenza dell’Esecutivo, ha presentato richiesta di trasferimento, un gesto di protesta sicuramente forte ma comprensibile.

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