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Mense scolastiche: le rassicurazioni del Direttore della Funzione pubblica

13 ott 2016
Mense scolastiche: le rassicurazioni del Direttore della Funzione pubblica
Il Direttore della Funzione Pubblica, attualmente anche incaricato della direzione della U.O. Acquisti, Servizi Generali e Logistica (Centrale Acquisti dello Stato), e tutto lo staff della medesima desiderano rassicurare le famiglie sammarinesi circa la qualità degli alimenti serviti nelle mense scolastiche e informare l’opinione pubblica in relazione alle procedure attuate dalla Pubblica Amministrazione per la predisposizione delle relative gare d’appalto e dei successivi controlli sulle forniture.
La Centrale Acquisti opera applicando le norme contenute nel Decreto Delegato 2 marzo 2015 n.26, che ha tra le sue finalità anche quella di allineare le disposizioni sammarinesi in materia di fornitura di beni e servizi alle raccomandazioni degli organismi internazionali sul contrasto alla corruzione, con l’obiettivo di assicurare trasparenza e garantire una sana concorrenza e pari opportunità alle imprese. A tal fine il Decreto Delegato n.26/2015 esplicita le modalità di scelta dei possibili fornitori che, per essere idonei a partecipare alle gare d’appalto, devono essere iscritti in un apposito registro (Registro dei Fornitori) gestito dalla Camera di Commercio di San Marino e, quindi, possedere tutti gli standard qualitativi necessari. La Centrale Acquisti può invitare aziende non iscritte al Registro dei Fornitori solo nel caso in cui al momento di emissione della gara il numero di imprese iscritte, capaci di fornire i beni e/o i servizi necessari, sia inferiore a tre. In altre parole, lo spirito della norma è quello di consentire comunque una giusta concorrenza tra le aziende evitando, soprattutto in un paese piccolo come il nostro, situazioni di monopolio o possibili casi di accordi preventivi tra aziende non consentiti dalla legge.
Entrando nel merito delle modalità con cui sono stati preparati gli appalti per la refezione scolastica, che hanno impegnato la Centrale Acquisti per oltre 4 mesi, evidenziamo che sono state emesse complessivamente 15 gare, distinte per tipologia di generi alimentari e prodotte nel pieno rispetto della normativa vigente, aggiudicate alle seguenti imprese: Titan Drink Srl (acqua minerale naturale), Cooperativa Allevatori Sammarinesi (carne avicunicola e suina; carne bovina), Titan Carni Srl (carni insaccate), Società Cooperativa Titancoop (farina; generi alimentari vari; miele; olio extravergine di oliva), Sur-Gel Snc (gelati), Cooperativa Agricola Latte Sammarinese (latte), Marr SpA (latticini), Panificio Tabarrini Srl e Panificio Zanotti Srl (pane), Igea Carni Srl (surgelati: pesce e verdure), Calandrini Frutta Srl (prodotti ortofrutticoli), Gennari Srl (uova).
La Centrale Acquisti, per evidenti ragioni di opportunità e competenza, ha richiesto ed utilizzato, per ciascuna gara, i capitolati tecnici già utilizzati gli anni precedenti dalle Direzioni scolastiche, verificati ed approvati dal Responsabile del Servizio di Sanità Veterinaria ed Igiene Alimentare dell’ISS. Sarebbe, d’altra parte, assai poco funzionale richiedere alla Centrale Acquisti, composta da un numero limitato di risorse, di possedere al suo interno competenze specifiche su beni e servizi di qualsiasi natura. Compito fondamentale della Centrale è invece assicurare, ricevendo adeguato supporto tecnico dai diversi settori della Pubblica Amministrazione, una corretta ed uniforme gestione delle procedure e degli atti di gara, garantendo il pieno rispetto delle norme vigenti.
La Centrale Acquisti, utilizzando le specifiche qualitative approvate dal Servizio di Sanità Veterinaria ed Igiene Alimentare, ha tenuto presente tre fattori principali per calibrare da un punto di vista gestionale le 15 gare d’appalto:
all’atto dell’emissione non erano presenti tre imprese iscritte al Registro della Camera di Commercio per molte delle forniture richieste; da qui la necessità di valutare ulteriori fornitori al fine di garantire un’adeguata e sana concorrenza tra le imprese invitate alle gare;
dalle analisi di mercato condotte in relazione ad appalti analoghi emessi per le scuole del circondario, emergevano differenze molto grandi tra i costi di diversi prodotti alimentari utilizzati in entrambi i contesti (scuole sammarinesi e scuole del circondario italiano);
inoltre, stime effettuate sugli anni precedenti evidenziavano differenze tra i consumi dei diversi plessi scolastici, a parità di pasti serviti.
Pertanto, la metodologia utilizzata dalla Centrale Acquisti per la preparazione delle gare è stata la seguente:
per prima cosa, sono stati inseriti in tutti i capitolati tecnici i parametri quantitativi e qualitativi richiesti alle diverse forniture alimentari dal Servizio di Sanità Veterinaria ed Igiene Alimentare (parametri igienici, nutrizionali, organolettici, merceologici), le caratteristiche richieste all’etichettatura a norma di legge, le modalità di esecuzione delle forniture (frequenza di consegna dei prodotti, caratteristiche delle confezioni e degli imballaggi) e le procedure di controllo del corretto svolgimento del servizio (modalità di verifica della conformità delle merci, irrogazione di penalità a fronte di disservizi e analisi di laboratorio, demandate agli organi sanitari competenti, su campioni delle merci consegnate);
poi sono state quantificate e specificate, così come disposto dal Decreto Delegato n.26/2015, le previsioni di consumo annuo di ogni singolo prodotto;
inoltre, considerato il costante aumento dei prezzi applicati alla Pubblica Amministrazione in occasione degli appalti per la refezione scolastica degli anni precedenti, non giustificato dall’andamento delle produzioni e dei prezzi del mercato agroalimentare, si è deciso di utilizzare, laddove possibile, il criterio di aggiudicazione basato sul ribasso percentuale rispetto a basi d’asta fissate dalla Centrale Acquisti e determinate grazie alle diverse analisi di mercato condotte, con l’obiettivo di calmierare i prezzi non congrui rispetto ai volumi di acquisto in gioco;
al fine di consentire un adeguato controllo di gestione da parte delle Direzioni scolastiche, è stato inserito nei capitolati l’obbligo per i fornitori di utilizzare strumenti gestionali capaci di fornire mensilmente una rendicontazione degli acquisti per singolo prodotto e plesso scolastico, così da avviare una contabilità analitica finora mai sviluppata sebbene molto importante, considerate le importanti spese (per i costi delle derrate alimentari e del personale addetto) che lo Stato sostiene per erogare il servizio di refezione scolastica;
al fine di salvaguardare le produzioni alimentari del nostro territorio, i capitolati di diverse gare hanno richiesto, tassativamente, la fornitura di prodotti della filiera sammarinese; si tratta, nello specifico, della carne bovina, di farina, pane e miele a marchio “Terra di San Marino”, nonché del latte prodotto dalla Cooperativa Agricola Latte Sammarinese di cui la medesima detiene la vendita esclusiva fino al 1° novembre 2019 (Decreto-Legge 3 novembre 2015 n.161); purtroppo l’impiego dell’olio extravergine di oliva prodotto in territorio non è stato possibile, a causa della verificata scarsa produzione;
nel rispetto del Decreto Delegato n.26/2015 (presenza o meno di tre aziende iscritte al Registro dei Fornitori), è stata ampliata la concorrenza invitando anche imprese del circondario, nell’ottica di verificare le ragioni del costante aumento dei prezzi applicati dai fornitori sammarinesi negli anni precedenti.
Di seguito i risultati ottenuti:
otto imprese sammarinesi e quattro italiane, con sede nella provincia di Rimini, si sono aggiudicate le 15 gare d’appalto emesse, con un risparmio, a parità di qualità e quantità richieste, del 15,7% rispetto all’anno precedente; questo risparmio, tenuto conto dell’ammontare complessivo delle forniture (dell’ordine del milione di euro), mette a disposizione risorse che potrebbero essere utilmente impiegate per ampliare l’offerta formativa delle scuole e le attrezzature didattiche a disposizione dei nostri figli e dei docenti.
aver inserito, per la prima volta, le quantità previsionali di consumo degli alimenti, aver aumentato la concorrenza e inserito adeguate soglie massime di spesa su diverse forniture, ha favorito una maggiore attenzione dei fornitori, anche sammarinesi, sulle quotazioni offerte.
Da ultimo, desideriamo fornire alla cittadinanza informazioni il più possibile chiare su uno degli aspetti più importanti: le modalità di svolgimento delle attività di controllo degli alimenti. Tutte le consegne, iniziate già durante la pausa estiva negli Asili Nido e nei Centri Estivi, vengono verificate dai responsabili delle cucine attraverso procedure codificate e standard precisi, sotto la supervisione delle Direzioni scolastiche. Ciò consente di:
scartare tempestivamente qualsiasi prodotto non conforme, restituendolo immediatamente al fornitore;
ottenere dai fornitori l’immediata sostituzione di quanto scartato;
compilare, qualora la non conformità del prodotto sia ritenuta significativa, la modulistica messa a disposizione di tutte le cucine e inoltrare la stessa ai Direttori delle scuole per la loro valutazione ed eventuale tempestiva segnalazione scritta alla Centrale Acquisti, che può così attivarsi utilizzando le sanzioni amministrative e gli ulteriori atti previsti per legge nei confronti dei fornitori inadempienti.
Tali attività di controllo vengono svolte quotidianamente e ciò assicura, insieme alle analisi di laboratorio sugli alimenti previste dai capitolati delle gare d’appalto ed effettuate periodicamente, a campione, dagli organi sanitari competenti, il mantenimento nel tempo degli standard qualitativi previsti nei medesimi capitolati. É evidente che, con centinaia di prodotti consegnati e alcune decine di cucine coinvolte, vengono riscontrate possibili non conformità con una certa frequenza. Proprio per tale ragione i Direttori scolastici, responsabili della corretta esecuzione delle forniture alimentari, sono tenuti a verificare e a valutare il grado di non conformità rilevato dai responsabili delle cucine attraverso le apposite schede, controfirmando e inoltrando alla Centrale Acquisti i casi passibili di sanzioni e diffide.
É altrettanto evidente che diversi casi di non conformità rilevate all’accettazione (causate, ad esempio, da lacerazioni o ammaccature delle confezioni avvenute durante la movimentazione) si risolvono con la semplice sostituzione dei prodotti da parte dei fornitori, ma al riguardo, e per discriminare situazioni più complesse, risultano determinanti la tempestività e la precisione della segnalazione, sia per rendere efficace la contestazione nei confronti del fornitore, sia per consentire immediate analisi di laboratorio, soprattutto in relazione ai prodotti freschi più facilmente deperibili.
Nel caso della caciotta “Arrigoni”, salita recentemente alla ribalta delle cronache locali ma in realtà distribuita su tutto il territorio italiano, non solo dalla ditta Marr SpA, a diverse strutture pubbliche quali ospedali e mense scolastiche, si è appurato che il confezionamento, in atmosfera protettiva, di alcune forme di uno specifico lotto presentava un difetto di saldatura che ha consentito la formazione di muffa sulla superficie esterna del formaggio. Purtroppo, a fronte della consegna della caciotta avvenuta in data 19 settembre 2016 e della compilazione della scheda di non conformità da parte del responsabile di cucina avvenuta due giorni dopo, la segnalazione scritta con gli elementi di contestazione è stata inoltrata alla Centrale Acquisti solo lunedì 3 ottobre, stessa data in cui la medesima ha immediatamente recapitato al fornitore lettera di diffida cui prontamente Marr SpA ha replicato, in data 5 ottobre, fornendo le informazioni e rassicurazioni che vi abbiamo sopra riportato e rendendosi da subito disponibile al ritiro dei prodotti non conformi e al conseguente risarcimento.
Cosa sia successo nei giorni intercorsi tra la constatazione di questa non conformità, la cui natura è similare ad episodi analoghi accaduti a San Marino anche negli anni precedenti e, comunque, del tutto possibili in attività di ristorazione collettiva, quali sono le mense scolastiche, in cui si movimentano giornalmente quantità rilevanti di prodotti alimentari, e la segnalazione della Centrale Acquisti al fornitore, è ormai noto attraverso le immagini e le affermazioni circolate sui social network, che hanno inevitabilmente prodotto sconcerto e preoccupazione in tanti genitori che, non avendo altre informazioni a disposizione, hanno giustamente attribuito all’episodio il carattere di un generale ed esteso problema di qualità degli alimenti utilizzati per preparare i pasti dei loro figli. La realtà dei fatti non è questa.
Per fortuna, la Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura ha comunicato la decisione assunta di procedere all’acquisto delle caciotte della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese, sostenendo i maggiori costi di questo prodotto.
Riteniamo doveroso, tuttavia, sottolineare che Marr SpA, azienda quotata in borsa, ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema Qualità in base alla norma ISO 9001:2008 e la certificazione del sistema di autocontrollo aziendale in base alla norma UNI 10854. Il fornitore sammarinese, subentrato nella gestione della ex Centrale del Latte, è attualmente titolare di un’autorizzazione sanitaria provvisoria subordinata alla ristrutturazione degli impianti e dei processi di lavorazione e non può esportare la propria produzione nel circondario italiano perché non conforme ai requisiti previsti dalla Comunità Europea.
Di certo proclamare, come è stato fatto, che la qualità dei cibi è peggiorata per la presenza di nuovi fornitori, senza fornire informazioni precise sui fatti e senza una verifica puntuale della rispondenza dei prodotti alle specifiche qualitative richieste, provoca, in un contesto in cui è logica e giustificata una grandissima sensibilità e attenzione, fenomeni di grande paura e allarmismo ed una perdita di fiducia verso il lavoro di tanti pubblici dipendenti che ogni giorno operano con cura e dedizione per la collettività. Speriamo che i fatti da noi documentati possano fornire le dovute rassicurazioni e servire a rinsaldare il rapporto di fiducia tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione.


Il Direttore della Funzione Pubblica
Ing. Marco Tassitano
Per lo staff della Centrale Acquisti
Ing. Augusto Santi

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