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Il Segretario Simone Celli in merito all'intervista a Lorenzo Savorelli, apparsa oggi sul Corriere della Sera

14 mar 2018
Il Segretario Simone Celli
Il Segretario Simone Celli
Leggendo l'intervista rilasciata al Corriere della Sera dal signor Lorenzo Savorelli viene immediatamente alla mente la massima attribuita al padre della letteratura italiana Dante Alighieri, "del bel tacer non fu mai scritto".

Non è mia intenzione riaprire la tristissima vicenda del licenziamento in tronco del signor Savorelli, effettuato da parte del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino su indicazione del Comitato per il Credito e il Risparmio.

Le motivazioni sono note e, a mio parere, difficilmente contestabili.

Tuttavia le considerazioni del signor Savorelli impongono una reazione ferma e determinata da parte del governo della Repubblica di San Marino.

Sono infatti del tutto inaccettabili, perché infondati e pretestuosi, i rilievi mossi dall'ex Direttore Generale di BCSM in merito alla presunta mancanza di volontà delle autorità politiche sammarinesi di "fare pulizia" all'interno del sistema bancario e finanziario del proprio Paese.

Dal 2008 in avanti, la Repubblica di San Marino ha intrapreso con convinzione la strada dell'adesione alle migliori pratiche internazionali in materia di legalità, trasparenza e collaborazione fiscale e finanziaria.

È stato, ed è tuttora, un percorso particolarmente impegnativo, che in termini economici e finanziari ha comportato un costo significativo per l'intera comunità sammarinese e, in particolare, per il settore bancario e finanziario.

È un percorso, però, dal quale le autorità di governo della Repubblica di San Marino non intendono retrocedere, in quanto consapevoli che si tratta dell'unica possibilità per assicurare una prospettiva seria e credibile all'economia produttiva e finanziaria del proprio Paese.

Sono i fatti a confermare la linea di condotta assunta dal governo in questi primi 16 mesi di legislatura.

Sono le parole riportate nello statement conclusivo della missione articolo 4 del Fondo Monetario Internazionale, tenutasi nel mese di gennaio scorso, a certificare positivamente l'impegno del governo volto all'emersione delle problematiche esistenti e a riconoscere la determinazione necessaria all'identificazione di soluzioni efficaci e permanenti.

È innegabile che ancor oggi siano presenti a livello sistemico importanti criticità derivanti da una gestione politica del comparto bancario e finanziario caratterizzata da scelte superficiali perpetrate nel corso degli anni.

Occorre definire una strategia complessiva per il risanamento, il consolidamento e il rilancio del settore bancario e finanziario e su questo terreno il governo della Repubblica di San Marino sta lavorando intensamente in stretta sinergia con Banca Centrale e con la supervisione del Fondo Monetario Internazionale, le cui raccomandazioni rappresentano il punto di riferimento imprescindibile per impostare un processo virtuoso, credibile e sostenibile.

Da questa imponente fase di ristrutturazione sono certo che emergerà un sistema bancario e finanziario più solido, più efficiente, più competitivo e sempre più integrato con la comunità internazionale.

L'azione del governo continuerà senza sosta per porre gli istituti di credito sammarinesi nelle migliori condizioni possibili per esercitare la loro attività, con il primario obiettivo di garantire depositanti, risparmiatori e posti di lavoro.

Il signor Savorelli se ne faccia una ragione: la Repubblica di San Marino sopravviverà e anche bene senza di lui, e - se mi è consentito - vorrei concludere ricordandogli che molto spesso il silenzio è d'oro.


Simone Celli
Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio

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