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RETE-MDSI: Celli mago Otelma

27 ago 2018
RETE-MDSI: Celli mago Otelma
Abbiamo un Segretario di Stato alle Finanze che non conosce la differenza tra data di operazione e data di valuta. Oppure finge di non conoscerla, che sarebbe ancora peggio perché dovremmo porci mille domande sui motivi della sua finzione. Andiamo per gradi. Poco più di un mese fa, un Simone Celli pieno di sé aveva fatto il suo ingresso in Commissione Sanità per annunciare che avrebbe “sfatato le ricostruzioni mitologiche effettuate dall’opposizione”, asserendo che la famigerata “Operazione Titoli” (con cui Banca Centrale ha acquistato i titoli Demeter in banca CIS) sarebbe avvenuta il 24 luglio 2017, non il 20.

Se a livello sostanziale il giorno preciso - 20 o 24 luglio - cambia veramente poco, sul piano formale per il Governo cambia tantissimo. Infatti nel novembre scorso la nostra coalizione ha presentato un esposto per sottolineare come, dal nostro punto di vista, il decreto legge n. 79 emanato dal Congresso di Stato sia servito per creare uno spazio temporale ad hoc - dal 10 al 21 luglio 2017 – in cui chi avrebbe dovuto controllare i fondi pensione di Fondiss (cioè il Comitato Amministratore) è stato sollevato dal suo incarico. In quel lasso di tempo Banca Centrale si sarebbe occupata di Fondiss, non il Comitato Amministratore.
Così, secondo la nostra ricostruzione, mentre il controllore era stato autorizzato dal governo a distogliere lo sguardo, Banca Centrale - nelle persone di Lorenzo Savorelli e Filippo Siotto - aveva campo libero per comprare i titoli di banca CIS. Operazione che, è bene ricordare, è sotto la lente del Tribunale perché Banca Centrale, acquistando quei titoli avrebbe azzerato i debiti milionari dell’Advantage Financial di Confuorti, delle sue parenti e della sua socia (moglie di Siotto).

Ancora una volta, la preoccupazione di Celli non è tanto quella di assicurarsi che il denaro dei sammarinesi sia stato usato subdolamente per fini privati. Al governo non interessa allontanare i personaggi ancora presenti nei punti strategici, né verificare la provenienza dei nuovi arrivati. NO. A Celli interessa solo “depotenziare le ricostruzioni dell’opposizione”. E lo fa a modo suo: incartandosi. Dice che l’operazione è stata fatta il 24 luglio quando la stessa Banca Centrale di recente, rispondendo ad una interpellanza, scrive che il 24 è il giorno della valuta, ovvero della disponibilità dei titoli. L’operazione è stata fatta il 20 luglio: lo scrive anche il Tribunale sul fascicolo dell’Operazione Titoli; i dialoghi tra Savorelli e Siotto preoccupati per la perdita immediata di 300-350mila euro avvengono addirittura il 23.

Allora come si spiega la smania di Celli che dà più numeri del mago Otelma? Vuole scrollare le responsabilità di dosso al Congresso di Stato che ha emanato il decreto? Vuole dimostrarsi affidabile agli occhi della maggioranza? Non possiamo saperlo. Nel frattempo, chissà, potremmo provare a giocare i numeri di Celli sulla ruota di Serravalle e vedere se vinciamo una vacanza in Croazia!

Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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