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1 maggio festivo o lavorativo? la città divisa in due

29 apr 2006
1 maggio festivo o lavorativo? la città divisa in due
Rimini letteralmente spaccata in due dalla festa del primo maggio. Divisa, tra il mare – dove i negozi saranno aperti - e l’entroterra - dove i centri commerciali vedranno le serrande abbassate. Divisa, ancora, tra chi chiede il “tutto aperto” in nome di una vocazione turistica che deve essere dell’intera città e chi, invece, chiede il rispetto dei valori espressi da una festività come quella del 1 maggio, dedicata proprio ai lavoratori. Tutti compatti, invece, a San Marino, nota come terra dell’ospitalità e per i suoi centri commerciali che hanno fatto della formula “aperto 363 giorni l’anno” uno dei motivi più accattivanti per richiamare visitatori. Non solo i mega store saranno aperti lunedì (per Atlante, Azzurro, Electronics e Factory Outlet le porte restano chiuse solo a Natale e il 1 gennaio), ma tutto il centro storico, dove gli esercizi non attendono altro che il ponte del 1 maggio, quale prova generale per testare l’andamento dell’intera stagione turistica. Nonostante la festività, nessuna lamentela neppure da parte di commessi e dipendenti, ormai rassegnati, se non abituati, a recarsi al lavoro anche nei festivi. Sollevazione sindacale, invece, a Rimini dove Cgil, Cisl e Uil scendono in campo in difesa dei 10mila addetti del settore e, in particolare, dei lavoratori della Marr Distribuzioni, che lunedì saranno chiamati a timbrare il cartellino. Nasce addirittura il “Movimento per la liberazione del lavoro festivo, dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio”. “All’apertura del 25 aprile, segue quella del 1 maggio – lamentano i sindacati di categoria - . Considerare queste giornate come lavorative – proseguono – offende non solo i lavoratori, ma la memoria storica del nostro paese, che vede in nelle 2 celebrazioni l’espressione di una coscienza profonda, non stradicabile”.

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