1° maggio a San Marino

1° maggio a San Marino.
No a tutte le guerre, si alla fine della repressione in Tibet. No ad ogni forma di sfruttamento nel lavoro e nella società, in particolare dei bambini. Si alla rapida approvazione a San Marino di una legge che tuteli le donne contro ogni forma di violenza, discriminazione e disparità di trattamento. Il sindacato sammarinese celebrerà nel pomeriggio, al Parco Ausa di Dogana la festa del 1° maggio e intanto elenca i problemi ancora aperti: da una legge sul mobbing alla necessità di tutelare i redditi dall’aumento del costo della vita, da una equa riforma del fisco al rafforzamento dello stato sociale, dalla garanzia di pensioni certe e dignitose per tutte le generazioni al diritto all’abitazione alla soluzione del problema della doppia imposizione fiscale per i frontalieri. Sinistra Unita ricorda la ricorrenza del 1° maggio ribadendo che il lavoro è un diritto e un dovere. Ci battiamo, afferma, affinché tutti possano avere un lavoro dignitoso, sicuro, contrastando le vecchie e nuove precarietà che erodono come un cancro il corpo sociale. Dobbiamo, prosegue Sinistra Unita, riportare in primo piano la cultura del lavoro e del dovere e non inseguire sogni chimerici di facile ricchezza.

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