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10 Febbraio: l'Italia ricorda le vittime delle foibe e l'esodo giuliano dalmata

Bandiere a mezz'asta all'Ambasciata d'Italia a San Marino. Commemorazioni anche nella vicina Coriano, con l'intitolazione di una piazza ai “Martiri delle foibe”

10 feb 2022
Nel servizio l'intervista a Domenica Spinelli - Sindaco di Coriano
Nel servizio l'intervista a Domenica Spinelli - Sindaco di Coriano

Quanto avvenne al confine orientale fu una mattanza. Una pagina di storia dimenticata per decenni, probabilmente per ragioni di realpolitik: per evitare un deterioramento dei rapporti con la Jugoslavia non allineata, in piena Guerra Fredda. Poi la caduta del muro; e il tempo ha infine avuto ragione del silenzio. Dal 2004, in Italia, la Giornata del Ricordo, per commemorare le migliaia di connazionali trucidati dai partigiani jugoslavi, gettati nelle foibe. Non solo persone legate al fascismo; lo schema, sostengono vari storici, era quello della pulizia etnica; da qui l'esodo giuliano dalmata: gente che perse tutto, e in Italia incontrò spesso ostilità. Ma il 10 febbraio è stato troppe volte accompagnato da strumentalizzazioni, revisionismi, gesti offensivi. E poi le polemiche, come quella di quest'anno fra l'Anpi e il Ministero dell'Istruzione. All'insegna di una memoria condivisa, allora, la cerimonia tenutasi nel pomeriggio a Palazzo Madama, alla presenza del Capo dello Stato Mattarella, del Premier Draghi, e dei Presidenti di Senato e Camera. Celebrazioni anche in vari Comuni, come la vicina Coriano; dove alla presenza di Sindaco, Giunta, Istituzioni, e studenti, è stata intitolata ai Martiri delle Foibe la piazzetta di via Pedrelli.

“La memoria è fondamentale”, ha dichiarato il Primo Cittadino Domenica Spinelli. “È giusto – ha aggiunto – restituire dignità a queste vittime”. Anche San Marino, nel 2007 – con un apposito OdG -, aveva istituito questa ricorrenza. Bandiere a mezz'asta all'Ambasciata d'Italia.

Nel servizio l'intervista a Domenica Spinelli - Sindaco di Coriano





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