11 marzo 2011: disastro di Fukushima Dai-ichi

11 marzo 2011: disastro di Fukushima Dai-ichi.
Alle 14:46 di venerdì 11 marzo 2011, in Giappone, la terra inizia a tremare per tre lunghissimi minuti, sei nelle zone più prossime all'epicentro individuato a 24 km di profondità dell'Oceano Pacifico. La magnitudo tocca i 9.0 gradi della scala Richter, violenza inedita anche per il Giappone, che è "abituato" a vivere eventi tellurici importanti.
Il sisma dà vita a una serie di incidenti, incluse quattro distinte esplosioni, avvenuti presso la centrale nucleare omonima situata presso Naraha nella Prefettura di Fukushima, a seguito del terremoto e maremoto, con onde che superano i 10 metri d'altezza, del T?hoku.
Pel timore di fuoriuscita di vapori radioattivi, le autorità dispongono lo sgombero dei centri abitati limitrofi, anche se si tende a tranquillizzare sulla tenuta delle centrali.
Trascorre quasi un anno prima che il pericolo rientri del tutto, con il governo che stima un periodo di 40 anni per portare a termine le operazioni di smantellamento della centrale, iniziate a novembre 2013.
Uno studio postumo evidenzia gli effetti straordinari del terremoto sull'asse terrestre e sulle coste del Giappone, queste ultime spostatesi di 4 metri verso Est, con evidenti ripercussioni sul fondale marino.

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