12 gennaio 1985: inizia quella che viene chiamata "la nevicata del secolo"

12 gennaio 1985: inizia quella che viene chiamata "la nevicata del secolo".
La nevicata del 1985, nota anche come "nevicata del secolo", fu una precipitazione nevosa che si abbatté su gran parte dell'Italia centro-settentrionale fra il 12 e il 17 gennaio 1985, provocando grandi disagi.
A partire dal 4 gennaio, una massiccia ondata di gelo proveniente dall'artico russo, e più precisamente dal mare di Kara, raggiunse il mar Mediterraneo, avanzando con estrema velocità.
Il maltempo colpì inizialmente la Toscana, l'Umbria, le Marche, il Lazio (Roma compresa), la Campania e anche, in misura minore, la Pianura Padana. A causa dell'inversione termica e dell'effetto albedo, le temperature minime in Toscana ed Emilia-Romagna scesero anche al di sotto di -20 °C.
Il record spetta alla città di Firenze, con -23,2 °C.
Successivamente, tra il 13 ed il 17 gennaio 1985, una depressione centrata sul mar di Corsica provocò quella che è ancor oggi ricordata a Milano come la nevicata del secolo o la nevicata dell'85, costituendo la nevicata più forte registrata a Milano nel XX secolo.
In circa 72 ore caddero tra i 70 ed i 90 cm di neve. Il totale dei centimetri di neve caduti raggiunse livelli record: 20 centimetri a Genova, 30 a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 110 a Como, 122 a Varese, da 130 a 150 cm a Trento. A Milano, dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso arrivava fino a 90 cm. Nevicò addirittura a Cagliari e in tutta la Sardegna.

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