17 ottobre 1931: Al Capone viene condannato per evasione fiscale

17 ottobre 1931: Al Capone viene condannato per evasione fiscale.
Il 17 ottobre del 1931 uno dei più celebri criminali della storia, Al Capone, fu arrestato per evasione fiscale dopo che a lungo si era cercato il modo di accusarlo, non essendo possibile attribuirgli crimini diretti.

Al Capone, figlio di emigrati italiani, è considerato il simbolo del gangsterismo americano e della profonda lotta alla malavita che gli Stati Uniti dovettero affrontare nel corso degli anni venti. “Scarface”, soprannome che gli fu attribuito per via di una vistosa cicatrice sul viso, ebbe totale sovranità sul crimine nella città di Chicago ed ebbe l’intuizione di investire parte dei ricavati delle attività illecite in attività del tutto legali, separando le gestioni contabili e potendo quindi contare su introiti di copertura. Durante gli anni del proibizionismo, grazie a questa copertura, riuscì ad accedere alle attività istituzionali, dove si procacciò con la corruzione la protezione politica. A lui, seppur non direttamente, vanno attribuiti numerosi omicidi, tra cui la cosiddetta “strage di San Valentino” del 1929, quando cinque dei suoi uomini travestiti da poliziotti uccisero sette membri della North Side Gang per un regolamento dei conti. Nel 1930 Al Capone fu dichiarato dall’FBI “nemico pubblico numero 1”, fino al giorno in cui riuscirono ad incastrarlo paradossalmente “solo” per evasione fiscale, irrogando una condanna a 11 anni di carcere. Al Capone fu detenuto prima ad Atlanta e poi ad Alcatraz, dove gli fu diagnosticata una forma di demenza senile dovuta alla sifilide. Liberato nel 1939 si ritirò in Florida, dove morì nel 1947 a soli 48 anni.

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