1918-2018: a 100 anni dalla fine della I Guerra Mondiale, anche San Marino ricorda il conflitto e i suoi caduti

Durante la prima Guerra Mondiale anche la Repubblica di San Marino fu fortemente coinvolta: nel sostenere la causa italiana e supportare le vicissitudini dei tanti sammarinesi impegnati nel conflitto, venne costituito dopo l’ingresso dell’Italia in guerra nel 1915 il “Comitato pro Fratelli Italiani Combattenti”.
Due i volontari sammarinesi che persero la vita, come è stato ricordato in mattinata: Sadj Serafini, colpito dal fuoco avversario nel 1916 presso Gorizia e Carlo Simoncini, artigliere, ferito in un tragico incidente.
Oltre alla partecipazione di volontari molte le iniziative a carattere umanitario intraprese: dalla creazione di un Ospedale di Guerra, all’invio di aiuti economici, alimentari e di capi di abbigliamento per i combattenti.
E oggi, dopo 100 anni, è stata ripercorsa l'umanità, la fratellanza e lo spirito di solidarietà della Repubblica con una Cerimonia che ha avuto inizio all'Oratorio Valloni, con la Santa Messa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, la deposizione di Corone di Alloro da parte del Segretario di Stato Nicola Renzi e dell'Ambasciatore d'Italia Guido Cerboni presso l'Ara dei Volontari e al Cimitero monumentale di Montalbo sulle tombe dei Caporali Simoncini e Serafini.
Un ulteriore importante azione viene evidenziata dal Maggiore Giuliano Giardi: quella svolta dalla Croce Rossa di San Marino.

Nel video l'intervista al Maggiore Giuliano Giardi, Capo Servizio Sanità Militare.

Silvia Sacchi

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