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25 maggio 1916: l'Italia istituisce l'ora legale

25 mag 2017
25 maggio 1916: l'Italia istituisce l'ora legale
Il 25 marzo del 1916 l'Italia istituisce l'ora legale. Il provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia due giorni dopo. Dalla mezzanotte del 3 giugno le lancette degli orologi verranno spostati 60 minuti avanti per risparmiare così sui consumi di illuminazione artificiale e sfruttare meglio quella naturale.
In Italia fu adottata mentre il paese era impegnato nella Prima guerra mondiale, abolita poi nel 1920, nei decenni successivi l’ora legale fu più volte introdotta, sospesa, abolita e di nuovo introdotta. Fu poi definitivamente ripristinata nel 1966, durante un periodo di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo pomeriggio e alla sera. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre).
È dal 1981 che ha cominciato a essere introdotta l’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.
L’invenzione dell’ora legale è spesso attribuita all’inventore statunitense Benjamin Franklin, che nel 1784 scrisse una lettera satirica pubblicata su un giornale di Parigi, nella quale suggeriva scherzosamente ai parigini di alzarsi più presto al mattino per sfruttare la luce solare e risparmiare sul costo delle candele. Ogni anno si discute sul fatto se l’ora legale sia davvero necessaria e se la sua adozione porti effettivamente a uno stato di stress temporaneo causato dal dormire un’ora di meno e dallo spostare i propri orari biologici.

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