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30 aprile: Pietro Grasso ricorda Pio La Torre

30 apr 2018
Pio La Torre
Pio La Torre
36 anni fa – era il 30 aprile 1982 - Pio La Torre viene assassinato a Palermo. Con lui, nella macchina crivellata dai colpi dei sicari, c’è anche Rosario Di Salvo, il compagno di partito che gli faceva da autista e guardia del corpo. Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nominato Prefetto di Palermo immediatamente dopo quell’attentato, a chi gli chiede perché la mafia abbia ucciso Pio La Torre, risponde «per tutta una vita».

Pio La Torre si è sempre schierato in difesa degli ultimi: da quando, appena ventenne, guida le lotte contadine per la terra, alla mobilitazione contro la base missilistica di Comiso. La Torre combatte contro la mafia, per la legalità, la giustizia e la pace. Fondamentale la sua presenza nella Commissione parlamentare Antimafia, di cui ha redatto, insieme tra gli altri al giudice Cesare Terranova, la relazione di minoranza; un caposaldo della lotta contro la mafia. Ed è da quell’esperienza parlamentare che nasce la sua rivoluzionaria proposta di legge, che per prima ha previsto il reato di associazione di stampo mafioso e la confisca dei beni dei condannati. Legge che il parlamento approverà, col nome di Legge Rognoni-La Torre, solo il 13 settembre 1982, dopo la morte di La Torre e l’omicidio di Dalla Chiesa.



Ed oggi Pietro Grasso celebra la figura di Pio La Torre con un post su Facebook: “Ricordo Pio La Torre per la sua straordinaria rettitudine morale, la profonda competenza e la grande lezione intellettuale e politica che ha lasciato a tutti noi".

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