5 giorni di attività intensa, per la Questura di Rimini

5 giorni di attività intensa, per la Questura di Rimini.
800 persone identificate, in 5 giorni di controlli a tappeto su tutto il territorio riminese. E’ stata un’attività capillare di prevenzione e repressione, quella svolta dalla Questura di Rimini da lunedì ad oggi. Gli agenti hanno effettuato sopralluoghi a sorpresa in bar, sale giochi, alberghi. In ogni luogo dove si sospettava la presenza di pregiudicati. Come nel campo nomadi di Via Islanda dove sono state identificate 31 persone. Molti erano italiani con conti aperti con la giustizia. Gente che non fa parte della comunità nomade, ma che usa il campo come base logistica o nascondiglio. Non sono mancati gli arresti. 2 riminesi, padre e figlio, sorpresi nella propria abitazione di Miramare con 6 dosi di cocaina e materiale da taglio. E soprattutto un 42enne rumeno, sul cui capo pendeva un mandato di cattura internazionale per tratta di persone. Era in treno, una persona dall’aspetto anonimo. Gli agenti della Polfer lo hanno messo in manette dopo un rapido controllo delle generalità. 15, invece, i denunciati. Soprattutto prostitute, per inosservanza del foglio di via obbligatorio. Intensa l’attività sulle strade. 180 automobilisti sono stati sottoposti ad etilometro. 12 le patenti ritirate. Riscontrata anche una positività al nuovo test sull’uso di stupefacenti. Operazioni di questo tipo – ad ampio respiro, con diversi reparti coinvolti – saranno ripetute nei prossimi mesi.
Nel video l'intervista a Simone Pineschi, vice questore aggiunto.

Gianmarco Morosini

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