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9 Brigate a tutela della sicurezza

4 feb 2005
9 Brigate a tutela della sicurezza
La prima visita a Borgo Maggiore dove il Comandante di Brigata Tiziano De Biagi ha messo in evidenza i problemi della viabilità che ha subito un forte incremento anche ins eguito al trasferimento da Città di numerosi uffici. Sottolineata l’azione per mantenere l’ordine pubblico e l’attenzione nei confronti dei giovani spesso vittime dell’abuso di alcolici e stupefacenti. Nel Castello di Domagnano, come ha spiegato il Comandante di Brigata Stefano Leardini, la Gendarmeria spesso deve intervenire per furti in abitazioni, diminuti per fortuna rispetto ad anni precedenti grazie anche alla rete di controllo creata con altri enti pubblici. Particolarmente complessa l’azione dei Gendarmi di Serravalle in quanto, ha sottolineato il Comandante di Brigata Pier Marino Taddei, il lavoro svolto costituisce circa il 70% dell’intera attività della Gendarmeria. Problematico mantenere l’ordine pubblico per la forte concentrazione di abitazioni e la presenza di numerosi locali pubblici molto frequentati dai giovani. Problemi di viabilità anche in altre Brigate di frontiera, Faetano e Acquaviva, illustrate dai rispettivi Brigadieri Ferruccio Gasperoni e Giacomo Cappella. Castelli attraversati quotidianamente da traffico pesante e flusso di frontalieri. Più tranquilla la situazione di Chiesanuova, spiegata dal Comandante di Brigata Giovanni Ugolini, che registra in alcuni momenti un incremento della circolazione stradale. A Montegiardino e Fiorentino i rispettivi responsabili di Brigata, Maresciallo Bruno Bernacchia e Vice Brigadiere Antonio Giulianelli, hanno posto l’accento da un lato sul fatto di poter contare sulle Brigate vicine, dall’altro sul rapporto diretto instaurato con la popolazione.

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