Accogliere i migranti: sammarinesi pronti, ma solo in parte

“Contro chi pone muri, che non fermeranno la massa di rifugiati”, per un piano di redistribuzione che sia permanente; nella promessa di arrivare, dal 2016, ad un pacchetto di proposte per l'immigrazione legale; e il richiamo a prendere coscienza che chi varca oggi le frontiere lo fa per fuggire dalla guerra.
Era atteso il discorso del presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker: “Manca Unione in questa nostra EU” ha esordito, a marcare il momento di svolta per l'Europa, che sulla gestione dei rifugiati segna la propria storia, l'idea stessa di una unione di stati. Proposte dallo spirito giusto per il ministro degli esteri italiano Gentiloni, ma non sufficienti “a cogliere il carattere permanente della sfida che abbiamo davanti”.
Risponde pronta la società civile, con la sensibilizzazione, e si allarga in tutta Italia l'adesione alla "Marcia delle donne e degli uomini scalzi" di venerdì: da Venezia contagia Milano, Bologna, Ravenna, Forlì.
Dopo il richiamo delle istituzioni religiose e della politica, il dibattito resta alto a San Marino, ragionando sulle vie per l'accoglienza, che possa in particolare indirizzarsi ai più colpiti, i più indifesi. Sono un quarto delle persone che cercano asilo in Europa: i bambini. La popolazione è pronta, ma solo in parte.

Nel video, la voce della gente

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