Aci sull'omicidio stradale: "Non funziona, si incoraggia l'automobilista a fuggire"

I dati sugli incidenti stradali non sono positivi, coi morti in aumento dopo 15 anni, e il presidente dell'Aci punta il dito anche sulla recente introduzione dell'omicidio stradale, che a suo dire involontariamente incoraggia alla fuga dal luogo dell'incidente.

Bisogna responsabilizzare di più gli automobilisti. Ma secondo l'Aci, dati alla mano, siamo ancora lontani: nei grandi Comuni avviene un incidente su 4 totali in Italia; in città si conta ancora il 75% degli incidenti, il 43% dei morti e il 71% dei feriti.
La patente a punti sembra aver perso efficacia, sostiene il presidente Aci, il tutor va accompagnato da una più visibile presenza delle forze dell'ordine e anche la recente introduzione dell'omicidio stradale richiede già una taratura, non solo perché i morti sulle strade sono in aumento (38 in più nel 2015), ma anche perché, a suo dire, involontariamente non incoraggia l'automobilista a fermarsi e a prestare soccorso, dunque potenzialmente a salvare una vita.

Francesca Biliotti

Nel video l'intervista a Angelo Sticchi Damiani presidente Aci

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy