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Acquaviva: tubi "fallati"? No, normale deterioramento delle condutture

19 feb 2018
lavori ad AcquavivaAcquaviva: tubi "fallati"? No, normale deterioramento delle condutture
Acquaviva: tubi "fallati"? No, normale deterioramento delle condutture - Dalla cittadinanza segnalazioni di continui lavori in strada. L'Aass chiarisce.
Operai più volte al lavoro per riparare le tubazioni ad Acquaviva: è la segnalazione arrivata in redazione da parte di un cittadino che, avendo notato gli interventi ripetuti, ha chiesto spiegazioni all'Azienda di Stato per i servizi. Dalla richiesta di informazioni sarebbe emerso che una partita di tubi era difettosa e che questo avrebbe reso necessaria la sostituzione. Ma dall'Azienda - da noi contattata per le verifiche - smentiscono questa versione e parlano di ordinario “deperimento” delle tubazioni dell'acquedotto in polietilene. Con il passare del tempo, si scava e si rinnovano. Si stima che lungo gli oltre 400km di rete idrica le perdite di acqua vadano dal 18 al 19 per cento (in base a dati Aass di agosto). Una questione che è stata richiamata anche nel bilancio di previsione dell'azienda per il 2018 in cui si parla della “vetustà della rete” e della necessità di una continua manutenzione e adattamento degli impianti. Tra le cause, la conformazione del territorio e i movimenti franosi. Ma quanto costa gestire l'acquedotto? Per l'anno in corso sono previsti proventi per 3milioni 272mila euro, ma i costi complessivi saranno quasi 4 milioni 560mila euro, con un risultato di esercizio negativo di 1 milione 287mila euro. Ma le cifre sono complessive. Andando più nel dettaglio, si legge che la cifra ipotizzata per i materiali e le prestazioni per fare manutenzione e gestire gli impianti sarà di 390mila euro. Ora si pensa a come investire per risolvere i problemi. Dall'ufficio progettazione anticipano due progetti. Il primo è il “sistema dei minimi notturni” che, tramite dei misuratori di flusso installati nella rete, aiuta a capire se tutto funziona correttamente. C'è poi la volontà di montare contatori elettronici nelle case e nei punti di partenza per fare una stima di quanta acqua parta e di quanta se ne perda per la 'strada'.

Mauro Torresi

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