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Alberi di Natale e addobbi: un mercato da 700 milioni di euro

12 dic 2005
Alberi di Natale e addobbi: un mercato da 700 milioni di euro
Erano considerati dai celti un simbolo di lunga vita e per questo iniziarono ad adornarli, nel medioevo li si decoravano con mele e cialde, ma il primo abete davvero addobbato in occasione delle feste natalizie arriva nel 1600. Da allora, una massiccia diffusione in tutto il mondo della tradizione dell’albero di Natale. Tra luci, palle colorate e fili dorati, ben 12 milioni di famiglie rispetteranno la tradizione e anche in tema di albero di Natale seguiranno le mode. Scende di gradimento l’abete di plastica, trionfa il pino vero. Di grido negli States quello capovolto o tutto nero, nello stivale resiste quello verde: se ne acquisteranno 6 milioni - ben 1 milioni di grosse dimensioni - con costi che andranno dai 10 euro ai 100.
Ben più care le decorazioni sempre più tecnologiche: ogni famiglia spenderà in media 50 euro solo per modernizzare gli addobbi e si stima già da ora un incremento del 20% nella vendita delle luminarie. Tra alberi accessori un mercato da 700milioni di euro (300 milioni per gli abeti; 400 per gli addobbi). Accanto alla tradizione laica anche quella religiosa con 13 milioni di famiglie impegnate a sistemare statuine e animali nella capanna della Natività. Natale per tutti eppure ben 7 milioni di famiglie rinunceranno al presepe come all’albero. E anche a Natale il richiamo degli ecologisti con l’iniziativa “Salviamo il pino e la tradizione” che invita a non lasciar morire l’abete una volta finito il Natale, ma a piantarlo e farlo crescere oppure restituirlo ai vivaisti.

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