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Un’altra brutta storia di doping nelle palestre

29 giu 2009
Il nome dell’operazione - Muscoli drogati - non lascia dubbi sulla natura dell’indagine. 68 le persone denunciate per esercizio abusivo della professione di farmacista e medico, somministrazione di medicinali in modo pericoloso, commercializzazione illegale di farmaci, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Il traffico illecito coinvolgeva gestori e frequentatori di palestre di body building. In perquisizioni domiciliari sono stati sequestrati grossi quantitativi di compresse e fiale contenenti sostanze dopanti, nonché hashish, cocaina e munizioni. Il fenomeno del doping nelle palestre è molto diffuso in Italia. Oltre 500 mila persone fanno uso di varie sostanze quali: anabolizzanti, ormoni ed epo, per un giro d’affari di circa 600 milioni di euro. Il problema si è diffuso a livello mondiale. Il traffico di queste sostanze, in mano alle mafie, viaggia su almeno sette rotte internazionali e si aggira su centinaia di milioni di euro. Difficile estirparlo. Non basta neppure aumentare controlli e inasprire le pene. Per molti occorre lavorare su due fronti: quello giuridico e soprattutto quello educativo. Perché il messaggio che deve passare è che chi si ‘dopa’ oltre a rischiare la propria salute, viola i principi dello sport, danneggia chi lo pratica senza “aiuti” e contribuisce a generare traffici illeciti di dimensioni ancora più ampie.

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