Un’altra giornata difficile in Siria

Un’altra giornata difficile in Siria.
Mentre le truppe lealiste sono tornate ad attaccare Deraa, culla dell’insurrezione, il numero delle nuove vittime della repressione torna a salire, almeno 11 oggi. Ad Hama bombardamenti e tiri dei cecchini hanno causato 5 morti accertati e circa 50 feriti. Quattro le persone uccise ad Homs, sotto attacco da 13 giorni. Due giovani hanno perso la vita a Damasco, durante un rastrellamento delle forze di sicurezza. Inoltre 14 attivisti siriani di spicco, che da anni operano nel settore della difesa dei diritti umani sono stati arrestati oggi, sempre a Damasco. Nuovo appello del segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon alle autorità siriane affinché cessino le uccisioni di civili. Nel Paese, ha detto, sono in corso potenziali crimini contro l’umanità. Il Parlamento europeo ha poi condannato la decisione di Russia e Cina di bloccare col proprio veto, nel consiglio di sicurezza dell’Onu, la risoluzione sulla Siria. L’Eurocamera ha chiesto alla Russia di bloccare i suoi rifornimenti di materiale bellico alla Siria e all’Unione Europea di rispettare a pieno l’embargo sugli armamenti.

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