Amazon, blocco delle consegne a San Marino, Righi: volontà di ripartire con transizione digitale

Ritardi "ingiustificati" dell'attuazione del Memorandum. In programma il 16 febbraio workshop di formazione con tecnici Amazon, collaboratori della Direzione Generale Funzione Pubblica e tecnici Pa.

Amazon riaccende l'attenzione della politica dopo il tira e molla in maggioranza sul memorandum firmato un anno e mezzo fa dal Segretario all'Industria Fabio Righi e dal numero due del colosso americano Paul Misener. Nel progetto su innovazione e transizione digitale rientra anche l’adeguamento dei sistemi informatici e fiscali. Il problema non è stato risolto e ha portato all'ennesimo blocco delle consegne ai residenti. Il Titano compare infatti nella sezione “restrizioni” di Amazon e l'ordine, di fatto, resta congelato. La questione non è nuova: già nel 2014 la Polizia Civile aveva sequestrato al confine merce in consegna per quasi un milione di euro perché acquistata sia in esenzione di Iva che di monofase. I pacchi poi avevano ricominciato ad arrivare, grazie ad un escamotage: i residenti fornivano una via sammarinese ma inserivano l'Italia come Stato destinatario.

Al di là del disagio di dover ritirare un pacco fuori confine, resta la questione del famoso memorandum d'intesa. Righi parla di rallentamenti nella sua attuazione “ingiustificati” e di “boicottaggio politico”, ma c'è – dice – la volontà di ripartire e di guardare avanti. Domani-Motus Liberi ricorda a tal proposito come, nella sua ultima riunione, la maggioranza avesse ribadito la necessità di procedere nel potenziamento digitale del Paese, mettendo il tema al centro dei lavori del governo. Ne è prova concreta – sottolinea Righi - il workshop di formazione in programma il 16 febbraio, che i tecnici Amazon terranno ai collaboratori della Direzione Generale della Funzione Pubblica e ad alcuni tecnici della Pubblica Amministrazione. Obiettivo: realizzare le policy che a San Marino mancano, come quella legata alla tecnologia cloud e quella della classificazione dei dati, oltre alla messa a terra di tre progetti pilota. E confida di poter procedere celermente nei primi mesi dell'anno. Ed è proprio a causa di timori su sicurezza e sovranità dei dati che la maggioranza frenava. Una “montatura” - manda a dire Righi - il fatto che Amazon potesse rubarci quanto caricato nel cloud, visto che anche le nostre autorità di maggior controllo – ricorda - utilizzano le loro piattaforme. Già in passato il Segretario aveva rimarcato come le tecnologie messe a disposizione fossero tra le più sicure al mondo. E proprio per fugare eventuali dubbi, 4 mesi fa, è stato organizzato un incontro fra team del colosso americano, esecutivo, maggioranza e uffici competenti.

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy