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Anche San Marino nell'inchiesta sull'evasione fiscale del pilota di rally

19 nov 2010
Evasione fiscale
Evasione fiscale
Avrebbe evaso imposte per 19 milioni di euro, effettuando frodi nel settore delle sponsorizzazioni sportive. Ora è detenuto nel carcere di Monza, R.E.: pilota di rally di buon livello e team manager. Ufficialmente nullatenente, ma secondo la Guardia di Finanza di Ancona mente di un sodalizio criminoso con base in varie regioni del centro Italia e San Marino. “Proprio sul Titano – afferma il colonnello Gaetano Scazzeri, delle Fiamme Gialle – aveva aperto 2 conti correnti. Un modo per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine che si erano fatti sempre più pressanti negli ultimi tempi”. Il pilota, secondo gli inquirenti, nel periodo tra il ’98 e il 2010 aveva prodotto un fatturato attivo, nei confronti degli sponsor, pari a 34 milioni; e questo grazie ad interposte persone e società di comodo. E anche qui torna il nome di San Marino. “Perché uno dei gestori di queste società fittizie - fa sapere la Guardia di Finanza - è un cittadino del Titano di 50 anni, con precedenti specifici per frodi carosello nel settore della telefonia”. E’ stato denunciato a piede libero. Già disposto il sequestro di alcuni immobili tra Faenza e Rimini, di 25 autovetture da rally - di cui 4 immatricolate a San Marino - e di numerosi conti correnti bancari. Per quelli accesi negli istituti di credito della Repubblica sarà necessaria la rogatoria. “Questa notte partirò per Monza”, fa sapere il legale Alessandro Petrillo. “Cercherò di parlare con lui al più presto, in attesa che sia fissato l’interrogatorio di garanzia con il magistrato. Dobbiamo ancora valutare la situazione: abbiamo appena ricevuto copia della voluminosa ordinanza di custodia cautelare”.

Gianmarco Morosini

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