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Andrea Bocelli: da oggi, anche formalmente, il celebre tenore non è più Ambasciatore a disposizione di San Marino

Le dimissioni risalirebbero all'ottobre scorso. Questa mattina la definitiva presa d'atto in Commissione Esteri

5 ago 2020

Da oggi, anche formalmente, Andrea Bocelli non è più Ambasciatore a disposizione della Repubblica di San Marino. Lo si è appreso al termine dell'odierna Commissione Esteri, nel corso della quale vi è stato un riferimento del Segretario Beccari. E' la prima volta, forse, che l'opinione pubblica apprende del passo indietro del celebre tenore; che in realtà – a quanto pare – risaliva all'ottobre scorso. Dimissioni che sarebbero state giustificate dall'impossibilità di conciliare la propria intensa attività artistica con l'incarico diplomatico per il Titano. Successivamente, con una delibera, la presa atto della decisione di Bocelli da parte del Congresso di Stato, seguita da quella dell'Organismo presieduto da Paolo Rondelli. Che questa mattina, in apertura di seduta, aveva aggiornato i commissari sul proprio incontro, a Roma, la scorsa settimana, con il neo Presidente italiano della Commissione Esteri della Camera, Piero Fassino.

Fra i punti discussi oggi anche un esame della Convenzione del Consiglio d'Europa – fatta a Varsavia, nel 2005 - per la prevenzione del terrorismo, e il relativo protocollo addizionale. San Marino dovrà completare l'iter di definitiva esecutività con il passaggio in Consiglio. Quindi la presa d'atto di un bando di selezione, che verrà emesso nelle prossime settimane, per il reclutamento di 4 Segretari d'Ambasciata; necessario per l'ampliamento, anche in prospettiva, dell'attività diplomatica. Da registrare, oggi, anche l'audizione in seduta segreta dell'Ambasciatore di San Marino in Germania, per un aggiornamento sullo stato dei rapporti fra il Titano e Berlino. Si prosegue, insomma, sul solco già tracciato a giugno con l'audizione dell'ambasciatore di San Marino nel Regno Unito e del console onorario a Londra. Appuntamenti - quelli con i rappresentanti diplomatici della Repubblica, nei più importanti Paesi europei - che continueranno nei prossimi mesi. Obiettivo della Commissione è infatti raccogliere quanti più elementi di conoscenza e riflessione su tematiche strategiche di politica estera; e questo anche per fornire strumenti di indirizzo politico al Governo.


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