Un anno dal terremoto in Emilia

Oggi in Emilia suona il silenzio. La terra laboriosa e fiera colpita dal sisma vive oggi un anno dalla seconda scossa, quella che ha lasciato i luoghi nella polvere, logorando case e nervi.
Un minuto di silenzio questa mattina alle 9, in ricordo delle vittime, 28 in totale. Fermi uffici pubblici, scuole, fabbriche, negozi listati a lutto; in diversi luoghi sono risuonate proprio le note del 'Silenzio'. In programma nei centri del cratere, fino a stasera, fiaccolate, momenti commemorativi, funzioni religiose. Riaperta a Medolla, la chiesa di San Senesio, la prima non provvisoria dopo il terremoto come ha ricordato il sindaco Filippo Molinari. Domani arriverà il premier Enrico Letta.
I sindaci chiedono una politica fiscale strutturata. Lo hanno ribadito al governatore della Regione Vasco Errani, a nome di imprenditori e cittadini, dopo vari decreti che hanno prorogato l'emergenza. A dicembre scadono i tempi. In dodici mesi la Regione Emilia Romagna ha chiesto e ottenuto circa 10 miliardi di euro per ricostruire ciò che il territorio ha perso. L'unica imposta che gli emiliani non hanno corrisposto alla stato è stata l'Imu, solo sulle case inagibili però.

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