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Anthea: distribuire cibo ai piccioni non è un gesto d'amore, anzi prevede sanzioni

16 feb 2018
piccioni
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Distribuire cibo ai piccioni non è un gesto di amore verso i volatili. Anzi, troppo spesso è un gesto egoistico, nel tentativo di attrarli a sé. L'informazione arriva da Anthea, che ricorda come l’articolo 10 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Rimini lo vieti espressamente.

Distribuire cibo ai piccioni, paradossalmente significa fargli del male; spesso viene somministrato cibo non idoneo per la loro dieta, gli si inibisce una corretta e benefica attività fisica e li si priva del movimento di volo per la ricerca di cibo presso le campagne, invalidando l’efficacia dello sterilizzante (innocuo per la salute dei colombi).

Senza contare che il cibo buttato a terra in aree pubbliche, come pane e pasta, attira ratti e topi con conseguenti problemi di carattere igienico sanitario e di degrado urbano.

Anthea, per intensificare il controllo, attiverà una convenzione operativa con l'associazione di volontariato Accademia Kronos dotata di Guardie Zoofile, Ittico-Venatorie ed Ecologiche.
Nelle piazze e giardini del centro storico di Rimini i siti di distribuzione saranno presidiati dalle Guardie Zoofile, grazie ai volontari di Kronos.

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