Appalti pubblici, Osla: "Scegliamo gli operatori sammarinesi"

Secondo l’Organizzazione degli imprenditori, il solo registro pubblico delle imprese che possono accedere agli appalti pubblici previsto dalla Camera di commercio non è sufficiente.
Occorre completare la normativa nella gestione di tutte le forme di spesa pubblica, dall’appalto, al bando, alla gara, alla delibera di spesa del Congresso di Stato. E l’Osla si chiede se la gestione delle forniture e dei fornitori, così come le procedure di assegnazione, avvengano e rientrino in un codice etico adottato dalla Pubblica amministrazione: “A parità di offerta, qualità e prezzo – è l’auspicio – scegliamo gli operatori residenti in territorio sammarinese”. I primi a dover dare il buon esempio infatti, devono essere le istituzioni e gli enti, invece questi si rivolgono all’esterno quando le stesse attività possono essere svolte e organizzate da soggetti sammarinesi. Paradossalmente, aggiunge, non si conoscono tutti e quali adempimenti le imprese forensi svolgono per poter lavorare con le istituzioni sammarinesi o aggiudicarsi un incarico. L’Osla chiede una gestione amministrativa semplificata e trasparente, e di armonizzare la normativa emanando il regolamento di attuazione del registro unico delle imprese abilitate a partecipare agli appalti pubblici: “Prima di chiedere sacrifici ai contribuenti – conclude – risolviamo la gestione della spesa pubblica e i suoi rapporti pubblico-privato”.

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