Cresce la tensione in Argentina per la decisione di due corpi di polizia inseriti nei ranghi militari di dar vita a proteste pubbliche, a Buenos Aires e in altre città del Paese, dopo l'improvvisa e pesante decurtazione dei loro salari. Di fronte all'inedita manifestazione, il capo del gabinetto dei ministri Abal Medina (nella foto), ha assicurato che riceveranno un'immediata compensazione, ma ha anche minacciato inchieste disciplinari poiché il governo sospetta che la mobilitazione "sia stata propiziata" dai vertici dei due corpi: accusati di percepire (anche dopo i tagli) "stipendi altissimi".
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