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Arrestata cinese per induzione alla prostituzione

12 ago 2006
Una brutta storia di sfruttamento, consumata proprio nel cuore di Rimini, a Marina Centro. Una cinese di 37 anni era costretta a prostituirsi in questo piede a terre. 50 euro a prestazione, ma a lei di questi soldi non rimanevano che le briciole – 10 euro – il resto lo intascava la sua aguzzina, una connazionale di 41 anni. Gli agenti della Questura hanno posto fine a questo squallore. Era da qualche giorno che controllavano quell’appartamento di Via Trento: il via vai di persone era decisamente sospetto. Questa notte – intorno alle 3 – sono intervenuti. Hanno fermato un uomo appena uscito; ha ammesso di avere avuto un rapporto a pagamento con la cinese. A quel punto i poliziotti hanno fatto irruzione nella casa. La maitresse è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione: era lei ad acquistare i profilattici, a pagare l’affitto dell’appartamento e le bollette e – naturalmente – ad incassare il prezzo delle prestazioni sessuali; i clienti erano attirati da inserzioni pubblicate sui giornali. La vittima di questa vicenda è stata accompagnata in una comunità protetta, ora dovrà ricostruirsi una vita. La sua sfruttatrice è invece in una cella del carcere femminile di Forlì.

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