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Arrestato per droga albanese residente a San Marino: sviluppi

20 ott 2009
Muovevano chili di cocaina ed eroina ogni settimana importandola a Modena dal Belgio. La droga arrivava nascosta nei camion e grazie alla fitta rete distributiva garantiva all’organizzazione introiti stimati in 700-800mila euro mensili. Cika Fatjon, 25 anni, albanese residente a Serravalle, apparteneva, secondo l’accusa, al terzo livello della gang e cioè il più alto. Di giorno lavorava come carrozziere a Galazzano. Conduceva una vita praticamente normale sul Titano, dove risiedono, regolarmente, anche altri suoi familiari che come lui non hanno mai avuto altri guai con la giustizia. Nel tempo libero Cika Fatjon spesso si recava a Modena per incontrare gli altri membri - quasi tutti albanesi - dell’organizzazione. La Gendarmeria lo teneva d’occhio dal 2008 e nel frattempo la polizia di modena intercettava le sue telefonate.
Ieri sera l’arresto provvisorio eseguito dalla gendarmeria su ordine del commissario della legge Rita Vannucci che ha dato corso ad una rogatoria partita dalla procura di Modena. Già avviate le pratiche per l’estradizione. Il giovane albanese - assitito dal legale Maria Antonietta Pari - è stato interrogato in mattinata per circa un’ora. Il suo atteggiamento è stato collaborativo ma smentisce di essere uno dei capoclan. Ad aggravare la situazione c’è però la detenzione illegale di una pistola calibro 7,65 che è stata trovata nella sua abitazione a Serravalle dalla Gendarmeria. Per la vicenda verrà aperto un fascicolo a parte, tutto sammarinese. Nella perquisizione non è stata trovata droga o altri oggetti che possano far pensare allo spaccio e al confezionamento delle dosi. L’operazione “Shamikudja” – titolo di un film utilizzato come parola in codice dai trafficanti - ha portato all’arresto nelle ultime ore di altre 3 persone mentre 4 erano già state arrestate in precedenza con quasi 4 chili di cocaina colombiana purissima. Quattro i latitanti e 5 sono indagati a piede libero. Più di 100 i soggetti coinvolti, più o meno attivamente, dai capi fino ai pusher di strada. L’organizzazione riforniva di cocaina ed eroina le principali città emiliano romagnole e del centro-nord.

Luca Salvatori

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