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ASI: essenziale l'educazione digitale nelle scuole

L'Associazione Sammarinese per l'Informatica interviene a seguito della bocciatura dell'Istanza d'Arengo n.15

di Giacomo Barducci
6 set 2020
L'intervista a Fabio Andreini
L'intervista a Fabio Andreini

Dopo la bocciatura dell'Istanza d'Arengo n.15 che chiedeva l’inserimento e l’aggiornamento dell’insegnamento dell’informatica nelle scuole del territorio, l'Associazione Sammarinese per l'Informatica apre una riflessione sul tema, preoccupata per la scarsa preparazione in merito alle competenze digitali.

“Come ASI – spiega Fabio Andreini – possiamo garantire il massimo impegno affinché il progetto di insegnamento dell'informatica veda la luce”. “Auspichiamo – aggiunge- anche la massima collaborazione di governo, forze politiche e istituzioni scolastiche, con le quali ci piacerebbe collaborare”.

Se osserviamo la vicina Italia, fa notare ASI, possiamo notare che l’indice DESI 2020, che stima la digitalizzazione di economie e società negli Stati dell’Unione Europea, evidenzia che a possedere competenze digitali superiori a quelle di base è soltanto il 22% degli italiani tra i 16 e i 74 anni di età.

Tra i laureati, solo l’1% hanno conseguito una laurea in discipline delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Quindi l’Italia risulta occupare il terzultimo posto fra i 28 Stati membri dell’UE. Se pensiamo a San Marino, evidenzia l'Associazione per l'Informatica, non possiamo verificare l’Indice DESI, ma oggettivamente non potremmo mai occupare una posizione migliore dell’Italia, visto anche la ritrosia delle istituzioni scolastiche ad adottare ed integrare nuove tecnologie e nuovi corsi di studio, nonostante la buona volontà di alcuni docenti.

Nel servizio l'intervista a Fabio Andreini (Presidente Associazione Sammarinese per l'Informatica)


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