In Regione arriva un nuovo investimento record per la prima infanzia: oltre 38 milioni di euro per l’anno educativo 2025-2026, con 727 nuovi posti nei nidi. Nei servizi 0-3 anni, rette ridotte o azzerate per più di 5.500 famiglie. In totale, finanziati 7.086 posti in 231 Comuni, di cui più di un terzo nelle aree montane e interne, dove il servizio sarà gratuito per chi ha un Isee fino a 40mila euro. Negli altri territori, sconti significativi. “L'obiettivo – sottolinea l’assessora al Welfare e all’Infanzia Isabella Conti – è che nessun bambino debba rinunciare al nido per mancanza di posti o per costi troppo alti”. Negli ultimi tre anni sono stati creati quasi 4.500 nuovi posti e incrementati del 60% i fondi per l’abbattimento delle rette. Con una rete di oltre 1.200 servizi e più di 38.800 bambini iscritti, l'Emilia-Romagna si avvia a raggiungere con largo anticipo l’obiettivo europeo del 45% di copertura dei servizi per la prima infanzia, fissato per il 2030.
E a San Marino? 232 posti nei 7 asili nido statali e 58 convenzionati in 4 privati, a cui si aggiunge uno non convenzionato. Circa 25 i posti rimasti vuoti e dunque 265 gli iscritti. Il totale di anno in anno cala, di pari passo con l'inverno demografico. Nei nidi pubblici fino a 9 ore di frequenza, 5 nei privati convenzionati. “Al momento siamo in grado di soddisfare tutte le richieste – spiega il preside Francesco Giacomini -. Per regolamento possiamo accogliere solo i residenti. I privati invece non avrebbero questo vincolo. Si ragiona sulla possibilità di aprire anche ai Comuni limitrofi per riempire i posti vuoti. La ristrutturazione del Nido di Città mira ad ampliare lo spazio per i bimbi sotto l'anno d'età, vista la crescente richiesta. Al momento i posti sono 14”. Per quanto riguarda i costi la retta unica mensile ammonta a 210 euro nel pubblico e 147 euro nel privato. La stima è che sia circa un terzo rispetto alla vicina Italia. A ciò si aggiunge una scontistica per chi ha più di un figlio e/o in base al reddito pro capite.