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Atmosfera difficile alla conferenza sul clima di Copenaghen

17 dic 2009
Le tensioni a Copenaghen non si placano, anche oggi in manette sono finiti 45 attivisti di Greenpeace. Si erano posizionati davanti al Bella Center con striscioni di protesta in attesa dell’arrivo dei leader del pianeta. Tra oggi e domani il vertice dovrà definire come e quanto impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico. La Commissione UE preoccupata per l’assenza di progressi chiede a tutti di fare uno sforzo. Il premier svedese, presidente di turno dell’UE, sta incontrando informalmente i leader europei. Dalla Casa Bianca arriva l’indicazione che un cattivo accordo sarebbe peggiore di un vertice senza accordo, mentre il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, ha sostenuto che non ci devono essere dubbi sulla volontà degli Usa di arrivare a un successo. Domani a Copenaghen è atteso Obama, assisterà alle battute finali del vertice. Ma se gli Usa accelerano, frena la Cina scettica sul successo e Amadinejad getta benzina sul fuoco sostenendo che tutti hanno diritto al nucleare. Ottimistica Angela Merkel. Per il cancelliere la soluzione arriverà entro 24 ore. E questa sera prende la parola il Segretario di Stato per il Territorio Giancarlo Venturini a nome del Governo Sammarinese che parlerà di cittadinanza ecologica mondiale.

Myriam Simoncini

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