
L’associazione Attiva-Mente, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle persone con disabilità, ha pubblicato un comunicato in cui esprime una forte condanna rispetto alla situazione in corso a Gaza. “Come possiamo parlare di uguaglianza e giustizia se restiamo in silenzio davanti a un orrore simile?”, si legge nel documento, che rappresenta una presa di posizione chiara e urgente.
Nel testo si evidenzia come, nei conflitti, le persone con disabilità siano tra le prime vittime e tra le ultime ad essere soccorse. A Gaza, denunciano, non possono fuggire, non hanno accesso agli aiuti e spesso restano invisibili, dimenticate insieme a bambini, donne e anziani. “Restare neutrali oggi non è una posizione super partes, è una scelta. E la neutralità si trasforma in complicità.”
Attiva-Mente chiede un cessate il fuoco immediato, il rispetto del diritto internazionale e l’accesso umanitario incondizionato. “Il silenzio non può essere un’opzione. Noi non possiamo più tacere”.
Infine, l’associazione interroga le coscienze della società civile e delle istituzioni: “Come possiamo sperare che una comunità sia sensibile ai nostri diritti se è indifferente davanti a una tragedia come quella che colpisce Gaza?”
Una riflessione che lega strettamente la lotta per l’inclusione con la responsabilità etica di schierarsi contro ogni forma di violenza e disumanità.