Logo San Marino RTV

Australia: massiccia perdita radioattiva da miniera uranio

10 dic 2013
Australia: massiccia perdita radioattiva da miniera uranio
Australia: massiccia perdita radioattiva da miniera uranio
Il governo australiano ha sospeso le operazioni della grande miniera di uranio di Ranger, all'interno del Parco Nazionale di Kakadu nel Territorio del Nord, dopo una massiccia perdita di fanghiglia radioattiva e acida lo scorso weekend. Venerdì degli operai avevano notato una crepa in un serbatoio di residui che ha una capacità di 1,5 milioni di litri. Il giorno dopo il serbatoio si è spaccato, riversando un fiume di fango, liquidi, minerale di uranio e acido solforico. L'operatore della miniera, Energy Resources of Australia (Era), insiste che non vi è stato alcun impatto ambientale dalla fuoriuscita di un milione di litri di residui, ma l'affermazione è vivamente contestata dalla locale popolazione indigena e dai gruppi ambientalisti. "Ho intimato oggi alla Era che non potrà riprendere le operazioni finché la compagnia non avrà dimostrato l'integrità degli impianti con soddisfazione degli enti regolatori", ha detto il ministro dell'Industria Ian Macfarlane. "La Era deve anche dimostrare che il Parco Nazionale di Kakadu e la sicurezza umana rimangono protetti". Già da tempo gli attivisti antinucleari chiedono la chiusura della miniera data la sua ubicazione in un'area che fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco per i suoi valori culturali e naturali, mentre i proprietari tradizionali aborigeni minacciano di non approvare una programmata espansione sotterranea della miniera, se i livelli di sicurezza non saranno drasticamente migliorati. Il portavoce dei Verdi per le questioni nucleari, Scott Ludlam, ha citato i numerosi precedenti negativi accaduti nella miniera in materia di sicurezza e ne ha chiesto la chiusura. "Vi sono stati più di 200 violazioni di sicurezza e incidenti da quando la miniera ha aperto nel 1981", ha ricordato.

Riproduzione riservata ©