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Da Autotutela la denuncia: ci sono tour operator illegali

30 dic 2004
Turisti, evidentemente poco sensibili alle altrui tragedie, sono tornati a Patong Beach, in Thailandia, un luogo dove 72 ore prima, c’erano decine di morti travolti dalla furia del maremoto. Il quotidiano britannico Daily Mail mostra una fotografia, scattata ieri, dove Patong è piena di turisti intenti a perfezionare la tintarella o a sorseggiare un gin and tonic sotto l’ombrellone.
Questi vacanzieri non sono né sammarinesi, le agenzie di viaggio del Titano non hanno registrato richieste per le zone devastate dal sisma, né italiani. Infatti, la decisione dell’unità di crisi della Farnesina di sconsigliare vivamente viaggi a qualsiasi titolo nella aree interessate dal sisma, obbliga le agenzie alla riprotezione, attraverso l’offerta di un altro pacchetto turistico o, in alternativa, del rimborso totale. Questo obbligo rimarrà in vigore fino a quando la Farnesina non considererà rientrato lo stato di pericolo e non procederà alla cessazione dell’allerta. La comunicazione arriva da Autotutela, l’associazione italiana degli agenti di viaggio, che sottolinea anche di avere avuto notizia che alcuni tour operator stiano rifiutando di ottemperare a queste disposizioni di legge. Questo atteggiamento è illegittimo, ribadisce Autotutela, che in collaborazione con le associazioni dei consumatori ha costituito una speciale unità di crisi del settore, dando mandato ai propri legali di perseguire quanti, tra i fornitori tour operator, si ponessero con arroganza al di fuori dei dispositivi di legge vigenti. Autotutela ricorda che la normativa consente al cliente l’annullamento indipendentemente dalla data di partenza. Questa condizione e’ totalmente operativa per tutte le aree colpite, incluse le Maldive, ed è priva di limiti di scadenza.

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