INCONTRO PUBBLICO

Aviosuperficie: serata calda con la politica e tre ore a confronto con i Segretari

Il Comitato, “Continuiamo ad insistere di sospendere momentaneamente i lavori per l'asfaltatura"; Canti, "La decisione spetta a Governo e maggioranza"

Il Comitato Civico Torraccia non molla la presa e invita la politica al confronto pubblico. La Sala è piena, segno che il tema è caro alla popolazione. E il clima, a più riprese, si scalda. Il Comitato Torraccia, che conta oltre 200 aderenti, non è “contrario a priori”, ma chiede sull'Aviosuperficie trasparenza, un business plan obiettivo, studi di impatto ambientale e di fattibilità, riscontri oggettivi di un rientro economico per lo Stato “diretto e indiretto”. “Ignoriamo quanto verrà speso”, afferma la Presidente Cristina Fiorini, che ricorda i 650.000 euro di partenza per l'asfaltatura, diventati poi 3 milioni e otto stanziati a bilancio, a fronte di un preventivo che supera i 4 milioni, presumendo ne servano “almeno 15”. Non da meno la questione sicurezza, con la richiesta di controlli “indipendenti”.

“Si parla di aviosuperficie dal prg dell'81”, rimarca il Segretario DC Giancarlo Venturini, precisando che si interviene sulla base del progetto riapprovato nel 2018, che prevede non un aeroporto ma un'Aviosuperficie, ritenuta necessaria da vari Governi, e definita “intervento strategico” da quello in carica. “48 consiglieri – ricorda - hanno votato per la sua pubblica utilità”. Che ci sia stato un difetto di comunicazione lo sostiene anche Matteo Ciacci di Libera, che rimarca come ad un certo punto sia saltato fuori il progetto Enacche nessuno ha visto”. Invita alla chiarezza e a confronti preventivi con la cittadinanza: “Quello dopo l'arrivo delle ruspe a Torraccia dimostra l'incapacità non solo nel merito ma anche sul metodo”. Il clima è teso e non mancano battibecchi.

Quando si è creata l'opportunità di un finanziamento dell'Arabia Saudita - racconta Luca Lazzari del Psd - si è cercato un progetto che già poggiasse su uno studio preliminare, dato che serviva un business plan. L'unico era quello dell'Enac. “Da lì – dice - abbiamo ottenuto la linea di finanziamento fino ai famosi 29 milioni di dollari. Nel frattempo l'Esecutivo ha deciso che la priorità è l'ospedale”. Entra a gamba tesa Nicola Renzi che si dice colpito che il Governo, trovando i 30 milioni dagli arabi, abbia cercato nei cassetti qualcosa di pronto prendendo proprio il vecchio progetto Enac. Priorità – per RF – era piuttosto il Polo Scolastico di Fonte dell'Ovo, già fatto. Tira le fila il Comitato: “Avete presentato agli arabi il progetto Enac perché c'è uno studio di fattibilità che però ad oggi non è fattibile. E' gravissimo”.

In maggioranza resta la convinzione che l'Aviosuperficie sia strumento di sviluppo. “C'è un traffico aereo intercettabile, turistico ed imprenditoriale. Ci sono opportunità per il futuro”, ribadisce Lorenzo Forcellini di Domani Motus Liberi. La serata non ha però chiarito: “Sono ancora più in confusione”, commenta Roberto Mazza di Demos, che critica la politica dello “scaricabarile e rimbalzo di colpe”. L'elemento di discordia, per Emanuele Santi di Rete, sono state le dichiarazioni discordanti in Congresso: un Segretario intendeva un progetto con la pista da 900 metri e l'altro quella da un chilometro e mezzo.

Finalmente si farà chiarezza: il 30 gennaio – annuncia – ci sarà il riferimento sull'Aviosuperficie in Commissione Sanità. Nel frattempo il Comitato ha incontrato oggi i Segretari Gatti, Pedini Amati e Canti. Un confronto durato tre ore. “Insistiamo nella nostra richiesta di sospendere momentaneamente i lavori per l'asfaltatura, loro sono intenzionati ad andare avanti” - riferisce Cristina Fiorini. “Continuiamo nella nostra opera di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'utilizzo di denaro pubblico per la realizzazione di una struttura di questo tipo, e vediamo come vanno le cose. Momentaneamente non abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla sospensione dei lavori”. “Abbiamo fatto alcuni passi in avanti, nel senso che sono state fatte le delibere per quanto riguarda la procedura espropriativa di deposito delle somme” commenta il Segretario al Territorio Stefano Canti. “Ora effettivamente resta da decidere se proseguire con i lavori oppure no. Credo che la decisione stia a Governo e maggioranza. Quindi si farà quadrato nei prossimi giorni e poi verrà fatta comunicazione”.

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