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Avvocati: ufficializzata la “tregua”, ma la protesta riprenderà il primo gennaio se non saranno soddisfatte 4 condizioni

Nel corso dell'Assemblea di ieri, dell'Ordine degli Avvocati e dei Notai, anche una pubblica manifestazione di stima nei confronti del Giudice Vitaliano Esposito

7 ott 2020
Assemblea dell'Ordine degli Avvocati
Assemblea dell'Ordine degli Avvocati

La recente nomina del nuovo Dirigente del Tribunale, alla fine, si è rivelata determinante. E nel corso dell'assemblea è stato espresso “sincero apprezzamento per l'altissimo profilo” di Giovanni Canzio. Da qui la decisione di sospendere, fino a fine anno, lo “sciopero” iniziato il 21 settembre. E questo, fra le altre cose, permetterà il regolare svolgimento della prossima udienza dell'appello del processo “Conto Mazzini”, fissata per il 12 ottobre. Una sorta di apertura di credito – quella deliberata ieri -, pur nella consapevolezza di come permangano “tuttora irrisolti, ed a tratti aggravati” - è stato detto – i problemi che attanagliano il Tribunale e l'intero comparto Giustizia. Denunciata – a tal proposito - una perdurante situazione di stallo, oltre a mancati interventi sul tema della razionalizzazione della “macchina giudiziaria”. Falle segnalate da tempo – sottolinea l'Ordine – che insiste sulla necessità di una riforma dell'Ordinamento Giudiziario, con la presenza a pieno titolo - nel consesso - dell'Avvocatura. Sconcerto, poi, per il fatto che ad oggi risultino vacanti gli incarichi dei Giudici d'Appello Civile ed Amministrativo.

L'arrivo di Canzio sembrerebbe ora favorire il “ripristino del dialogo all'interno del Tribunale”; ma per gli avvocati resta ancora tanto da fare. Si tratta di una tregua, insomma; ieri è stato infatti deciso che l'astensione ad oltranza dalle udienze riprenderà il primo gennaio, se nel frattempo non saranno soddisfatte 4 condizioni. Imprescindibile, innanzitutto, “rendere effettiva la legge sul giusto processo”; così come l'immediata approvazione della legge delega per la riforma del codice di procedura penale, con la nomina di “un giureconsulto di chiara fama”. Si chiede poi che si ponga “rimedio al problema creatosi per effetto della decadenza dei Giudici d'Appello”, e che venga approvata una norma che consenta di trasmettere in via diretta al Collegio Garante – per il vaglio di ammissibilità – le “questioni di legittimità costituzionale sollevate in via incidentale” in giudizio. Dopo questo aut-aut è stata infine espressa stima nei confronti del Giudice Vitaliano Esposito, invitando le competenti autorità “a rendersi parte attiva nel richiedere al Magistrato la disponibilità a continuare a svolgere il ruolo fino ad oggi ricoperto”.

Leggi il comunicato stampa dell'Ordine degli Avvocati


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