Bacchettate di Napolitano a chi agita lo spettro dell'instabilità

Al Quirinale la tradizionale cerimonia di auguri del Presidente alle alte cariche dello Stato. La censura di Napolitano su quelle che chiama “discussioni ipotetiche su possibili scissioni”, che causano instabilità.

Sala dei Corazzieri stracolma per i consueti auguri del Presidente della Repubblica alle alte cariche dello Stato, della società civile e delle forze dell'ordine. E' l'ultima volta di Giorgio Napolitano? Si vedrà. Ma i suoi continui riferimenti alla continuità istituzionale e la censura alle voci di scissioni, anche all'interno del partito di maggioranza relativa, che causano instabilità e grave danno, fanno pensare ad una volontà, del Presidente, di non muovere ulteriormente le acque, in un momento di forti criticità anche sociali, vedi scontri sull'articolo 18, come ha più volte sottolineato. Prima di lui, la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Pietro Grasso, ha ricordato il bisogno di etica, in un periodo in cui i padroni delle cronache quotidiane sono la corruzione e il malaffare.
Il Presidente Napolitano ha ricordato che a metà gennaio scadrà il semestre europeo. Forse sarà quello il momento di lasciare. Ma spiana anche la strada al governo e alle sue riforme che, dice, hanno già iniziato a dare frutti. Non è il momento di agitare lo spettro dell'instabilità.

Francesca Biliotti

Nel video gli interventi di Pietro Grasso, presidente del Senato, e di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica

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