Ban Ki-moon a San Patrignano, colazione con i giovani

Ai giovani chiede il coraggio di cogliere l'opportunità di un cammino verso una nuova vita”; alle istituzioni e ai leader mondiale chiede “l'impegno per una risposta globale a quella minaccia globale che è la droga”. E' l'abbraccio ideale di Ban Ki Moon – il primo segretario generale ONU a varcare i cancelli della comunità terapeutica – ai 1300 giovani che incontra a colazione. Li saluta in italiano, un “Buongiorno” che ripete nelle diverse lingue dei 75 ospiti stranieri – vengono da 30 paesi – presenti a Sanpa e seduti con lui a tavola. Parla Letizia Moratti sul valore della Comunità, per ispirare politiche orientate alla riduzione della domanda di droga e alla prevenzione. “Nessun farmaco sostituivo per combattere la dipendenza: qui ci sono persone, non pazienti” - dice il responsabile terapeutico, Antonio Boschini. E' il ruolo educativo della comunità che emerge soprattutto dalle storie di chi vuol cambiar vita, quella di Mike – americano – quella di Damir – montenegrino. Ban è paterno nel dire a tutti: “Gli errori si fanno, l'importante è non dimenticare di coltivare le proprie potenzialità: usate questo tempo come opportunità per individuarle e svilupparle”. Chiede passione e compassione nel seguire chi ha bisogno di aiuto e nel richiamare Vicenzo Muccioli dice: “Qui siete campioni di diritti umani. Il vostro è un messaggio di speranza”.

Annamaria Sirotti

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