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Banche più sicure con il rilevamento biometrico

18 set 2006
L’ultimo episodio pochi giorni fa alla filiale di Gualdicciolo. Le rapine in banca – sempre più numerose – hanno spinto diversi istituti di credito a rafforzare le misure di sicurezza.

Si chiama sistema di rilevamento biometrico. E’ un piccolo macchinario, posto all’interno della cosiddetta bussola di accesso della banca, sul quale bisogna posare il dito indice. Il rilevatore memorizza l’impronta digitale e solo a questo punto si apre automaticamente la porta. A San Marino sempre più istituti di credito si stanno dotando di questa misura di sicurezza. Un sistema che va ad aggiungersi ai tradizionali rilevatori di peso e metallo e alle telecamere a circuito chiuso. Non si può parlare di emergenza rapine sul Titano; gli episodi sono ancora piuttosto rari, se si considera l’elevatissima concentrazione sul territorio di banche. Ma il fenomeno non va sottovalutato. Ad essere prese di mira – soprattutto – le filiali nei pressi del confine. A Gualdicciolo – teatro dell’ultimo colpo - i vertici della Cassa di Risparmio hanno deciso di correre subito ai ripari, installando il rilevatore biometrico. La filiale di Domagnano della Euro Commercial Bank già da un anno e mezzo ha scelto questa misura di sicurezza; ma anche altre banche sammarinesi stanno seguendo questa strada. Il dubbio principale, sul rilevatore di impronte digitali, riguarda la privacy. “Un problema che non esiste” fanno sapere alcuni dirigenti di banca. L’impronta – crittografata, e dunque non consultabile dal personale dell’istituto - viene conservata solo qualche giorno – non più di una settimana – poi si cancella automaticamente. Non c’è inoltre alcuna verifica preventiva su banca dati. L’impronta digitale – insomma – viene visualizzata solo in caso di rapina dalle forze dell’ordine".

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