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Bilancio di Ferragosto sul Titano. Federalberghi e Usc: "Il mese scorso crollo del 50% del fatturato rispetto al 2019". Meglio i musei, con un -20%

di Maria Letizia Camparsi
17 ago 2020

Un Ferragosto che risolleva un po’ il morale. Ma a guardare i dati, la strada per la ripresa è ancora in salita e la boccata d’ossigeno portata dai turisti lo scorso weekend non basta. “Va bene per il flusso di visitatori – spiega Marina Urbinati, presidente Usc – ma il problema è che non è accompagnato da un riscontro economico. È diminuito il potere d’acquisto della gente a causa del Covid, che ancora induce a limitare le spese all’essenziale. Sul Titano, per i commercianti un crollo del 50% del fatturato a luglio, rispetto allo stesso mese del 2019, quando i dati erano già in calo. Conferma il trend il presidente di Federalberghi San Marino, Riccardo Vannucci: “A luglio le presenze sono state la metà rispetto all’anno scorso e le previsioni per questo mese – nonostante un Ferragosto positivo – sembrano in linea con i numeri di luglio. La grande differenza è che questa estate le prenotazioni sono più volatili e capitano spesso disdette all’ultimo”. I passaggi in funivia nel weekend di Ferragosto sono aumentati, ma a luglio sono stati la metà rispetto all’anno scorso. Va un po’ meglio ai musei, che hanno registrato una contrazione del 20% rispetto a Ferragosto 2019. A soffrire di più la Prima e Seconda Torre, che hanno staccato molti meno biglietti. Una stagione insomma che non è paragonabile a quelle passate. In Riviera però, dopo un luglio deludente, ad agosto si raggiungono numeri non lontani dagli anni scorsi: “Gli hotel a Ferragosto erano quasi tutti pieni – fa sapere la presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis – e continuano ad arrivare prenotazioni. Rispetto alle previsioni ci stiamo riprendendo molto bene”. 


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