Bologna: morte le gemelline nate unite

Bologna: morte le gemelline nate unite.
Sembrava si sostenessero a vicenda, sotto le cure di uno staff attento e le carezze dei genitori, che ancora non potevano tenerle in braccio. Crescevano, superando più di una crisi, rinforzate perché unite. “Insieme sopravvivono” – appena un mese fa il commento del primario della chirurgia pediatrica, Mario Lima, coordinatore dell’equipe che giorno e notte seguiva le piccole. “Una ripresa favorita – diceva – dalle cure intensive”, ma anche “dal reciproco supporto”. Invece, Rebecca e Lucia non ce l’hanno fatta, si sono spente ieri alle 20.40, sotto gli stessi occhi vigili dei genitori, dopo che l’ultimo bollettino del tardo pomeriggio chiudeva la porta alla speranza, “evidenziando un progressivo aggravamento delle condizioni generali” e una “modesta risposta ai trattamenti”.
Rebecca e Lucia: dieci settimane insieme, due corpi uniti, un solo cuore e un solo fegato. Sono nate il 25 giugno, sfidando la scienza e le sue leggi, sfidando l’opinione pubblica - che sul caso si è divisa in un dibattito, ora appassionato, ora feroce, sul tema della vita - e chiamando ad esprimersi ben due comitati etici, in un pronunciamento unanime tra componente laica e cattolica.
“Un caso raro e complesso” – aveva decretato la scienza . Un caso raro la scelta dei genitori, coppia trentenne del ravennate: nel loro sì a Rebecca e Lucia, tutto il mistero della vita, non come diritto, ma come dono.

a.s.

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