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Borseggiatori: i supermercati intensificano la sorveglianza anche con l'aiuto della Gendarmeria

6 ago 2007
Gendarmeria
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Cinque borseggi solo nella giornata di sabato, e nel giro di un’ora, avvenuti nei supermercati di San Marino: il fenomeno è ormai diventato preoccupante per le casalinghe sammarinesi, abituate a fare la spesa il sabato mattina, che al momento di pagare si ritrovano senza portafogli, abilmente sfilati dalle borse lasciate incautamente incustodite nei carrelli. I reparti più a rischio, fanno sapere dai punti vendita, sono quelli della frutta e verdura e della gastronomia. Posti, cioè, dove è giocoforza lasciare il carrello da una parte e muoversi da un bancale all’altro per prendere prodotti diversi. A San Marino ancora nessuno è abituato ai borseggiatori, e a custodire con la necessaria attenzione i propri effetti personali, ma bisognerà iniziare a farlo, se si vogliono evitare sgradite sorprese. Dal canto loro, i supermercati stanno intensificando la sorveglianza: le telecamere sono in funzione, e pare che alcune di queste abbiano già ripreso i ladri, gruppo di persone vestite anche bene che si mescolano facilmente tra i clienti, e personale specializzato gira per i reparti tenendo gli occhi bene aperti. Nonostante le accortezze però, messe in atto da diverso tempo, sono almeno due mesi che i borseggi continuano, tanto da indurre i supermercati, che si tengono a stretto contatto, di chiedere un incontro col comandante della Gendarmeria per cercare di trovare una strategia comune.

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