
Papa Francesco ha avuto una “crisi isolata di broncospasmo” nel pomeriggio di venerdì 28 febbraio. Lo ha reso noto la Santa Sede con un bollettino ufficiale. Il Pontefice è stato trattato con una ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva, senza necessità di intubazione. Ma cos’è il broncospasmo e quali rischi comporta?
Cos’è il broncospasmo e quali sono i sintomi
Il broncospasmo è una contrazione anomala e improvvisa della muscolatura liscia bronchiale, che provoca un restringimento dei bronchi, ostacolando il passaggio dell’aria nei polmoni. Tra i sintomi più comuni ci sono:
- Difficoltà respiratoria
- Tosse
- Respiro affannoso e veloce
- Fischi e sibili nel respiro
- Sensazione di oppressione toracica
Le cause più comuni
Il broncospasmo può essere scatenato da diversi fattori, tra cui:
- Asma
- Infezioni respiratorie
- Allergie a pollini o polveri
- Fumo e inquinamento
- Sforzo fisico intenso
Trattamento e possibili complicazioni
Il trattamento prevede l’uso di broncodilatatori, spesso somministrati tramite inalatori. Nei casi più gravi, possono essere prescritti steroidi per ridurre l’infiammazione delle vie aeree. Nel caso di Papa Francesco, i medici hanno scelto una ventilazione non invasiva per facilitare la respirazione. Ora l’attenzione è rivolta al rischio di complicazioni, come una polmonite ab ingestis, causata dall’inalazione accidentale di cibo, o un peggioramento della funzionalità respiratoria.