Bruxelles: al Consiglio Europeo confronto acceso Renzi-Merkel

“Non potete raccontarci che state donando il sangue all'Europa, cara Angela”. Matteo Renzi, confrontandosi con la cancelliera tedesca, a Bruxelles, ha battuto i pugni, dichiarando che è tempo di “uscire dalla cultura della subalternità”, anche se poi ha precisato che non si è trattato di un attacco a Berlino. Il Premier italiano avrebbe parlato dei vantaggi che l'economia tedesca ha ricavato dalla crisi greca, e chiesto - al capo del governo tedesco - perché non vuole lo schema europeo dei depositi bancari, di fronte a una Europa che ha perso crescita e occupazione. La Merkel – dal canto suo - avrebbe ammesso che sono passati troppi mesi senza essere riusciti a parlare di Unione monetaria. Ma non è finita qui. “Sull'immigrazione – ha ricordato Renzi, l'Italia sta facendo la sua parte, l'Europa no”. Il Premier ha detto poi di considerare di “dubbio gusto” dare, da una parte, il via libera al raddoppio del North Stream – la pipeline che collega direttamente Russia e Germania – e dall'altra confermare automaticamente le sanzioni a Mosca. “Ma North Stream – ha ribattuto la Merkel – è un accordo solo commerciale. Fatto sta che il Presidente del Consiglio italiano ha detto all'ambasciatore di attendere a dare l'ok al rinnovo delle sanzioni, che stanno causando ingenti danni economici. Nel frattempo l'Ucraina, in nome della quale era iniziato il braccio di ferro con Mosca – sollecitato anche dagli Stati Uniti – ha appena deciso unilateralmente che non intende rimborsare un prestito di tre miliardi di dollari alla Russia in scadenza domenica.

GM

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