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Buriani, l'Ordine: “Francamente sorpreso”

30 gen 2009
Alberto Buriani
Alberto Buriani
Così si definisce l’Ordine degli avvocati e notai dopo la decisione della Commissione di giustizia di interpellare il Collegio Garante sulle dimissioni presentate dal Commissario della Legge Alberto Buriani. La Commissione, secondo l’ordine, ha previsto un iter incomprensibile attribuendo al Collegio Garante prerogative che non gli competono. “Quella dell’Ordine - secondo Tito Masi - è una posizione più che comprensibile. Anche io - ricorda il Presidente della Commissione di giustizia - ho sostenuto che il ricorso al Collegio Garante fosse improprio. Ma un ampia maggioranza, comprendente buona parte dell’opposizione ha invece condiviso la proposta del Segretario di Stato alla giustizia e così si è proceduto. Di fronte a opinioni diverse e tutte rispettabili - precisa Masi - deciderà il Collegio. Mi auguro - aggiunge - che così si possa mettere fine a questa vicenda”, nella quale il giudice Buriani, con comportamenti e scelte che Masi definisce per nulla lineari e per nulla rispettosi delle istituzioni, ha coinvolto il Governo e l’intera classe politica creando imbarazzo e non poche difficoltà. “Sono sempre più convinto - conclude - che debba lasciare il proprio incarico e mi auguro che lo faccia al più presto”.
Avvocati e notai sottolineano anche le difficoltà che da tempo attanagliano il Tribunale e chiedono provvedimenti di larga intesa tra le forze politiche per dare all’amministrazione della Giustizia autorevolezza, stabilità e di magistrati equilibrati ed efficienti.
“Dalla nota di Manuel Micheloni - commenta il Segretario di Stato per la Giustizia - rilevo che purtroppo neppure l’Ordine degli avvocati è competente, ai termini di legge, a derimere la questione delle dimissioni di Buriani”. “Condivido appieno - sottolinea Augusto Casali - l’esigenza di un’amministrazione della giustizia autorevole ed efficiente. Sono lieto del fatto che tutti si rendano conto della pesante eredità ricevuta nei vari settori, giustizia compresa, dal nuovo Governo”.

Sonia Tura

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