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Cala del 3,6% la produzione di rifiuti in Emilia-Romagna. Sale invece la raccolta differenziata, che arriva vicina al 54%

23 dic 2013
Cala del 3,6% la produzione di rifiuti in Emilia-RomagnaCala del 3,6% la produzione di rifiuti in Emilia-Romagna
Cala del 3,6% la produzione di rifiuti in Emilia-Romagna - Tre milioni di tonnellate di rifiuti urbani in meno. Questo il dato più significativo nel report dei...
Tre milioni di tonnellate di rifiuti urbani in meno. Questo il dato più significativo nel report dei rifiuti della Regione Emilia Romagna, che evidenzia un calo del 3,6%, in termini percentuali, nella produzione. E' la stessa percentuale di contrazione che si registra in un altro settore particolarmente delicato: quello dei rifiuti speciali. Un dato che diventa ancora più importante se si considera che, nello stesso periodo, il numero degli abitanti è cresciuto. Stando ai dati diffusi dall'Arpa, l'agenzia regionale per l'ambiente, è in diminuzione anche la produzione pro-capite, che si assesta sui 647 chilogrammi per abitante. I valori provinciali medi variano dai 544 chili pro capite a Bologna, fino ai 768 Kg di Rimini, che risulta la provincia nella quale si produce più rifiuto in relazione al numero dei residenti. Vanno però tenuti in considerazione anche i flussi turistici, che portano le presenze a Rimini fino a 50 volte i residenti abituali. In questo caso la produzione di rifiuto scende fino a 669 chilogrammi pro-capite. La provincia riminese poi, insieme a Piacenza, si colloca al secondo posto per la contrazione del rifiuto, con un meno 4,1%. Provincia regina, per il calo dei rifiuti, è Parma, con un meno 6,3%. Risultati diversi anche sulla raccolta differenziata. A Parma e Reggio Emilia si raccolgono in modo differenziato più del 60% dei rifiuti urbani, Piacenza, Modena, Ravenna e Rimini hanno superato il 50% di raccolta differenziata, mentre le province di Ferrara, Forlì-Cesena e Bologna registrano valori compresi tra il 40 e il 50%. Ci sono poi 75 comuni minori che nel 2012 hanno raggiunto e superato l'obiettivo di legge del 65%. In generale, comunque, oltre la metà della produzione di urbani viene raccolta in modo differenziato in aumento dell'1%, confermando il trend in crescita: dal 2001 al 2012 è più che raddoppiata, passando dal 25,3% al 53,9%. Nel graduale adeguamento agli obiettivi europei, il sistema di raccolta differenziata con i contenitori stradali resta il più diffuso, intercettando il 34% della raccolta; si sta diffondendo il 'porta a porta' (15%), mentre i 371 Centri di raccolta ottengono il 27% e altri sistemi (raccolte dedicate, su chiamata, eco-mobile) intercettano il rimanente 24%.

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