
Entra in vigore, a San Marino, il nuovo regolamento dedicato alla prevenzione dei rischi derivanti dal clima e dalle ondate di calore estreme a tutela e protezione dei lavoratori sia nel settore pubblico che privato. Il regolamento, spiega in una nota la Segreteria di Stato per il Lavoro "non concerne unicamente chi opera all'aperto o nei cantieri, ma abbraccia anche coloro che lavorano in ambienti interni sprovvisti di un'adeguata climatizzazione, come uffici, officine, magazzini o spazi industriali".
Nel dettaglio, tra le misure introdotte ci sono la "riorganizzazione degli orari di lavoro per privilegiare le fasce più fresche della giornata, l'obbligo di pause regolari, la disponibilità costante di aree ombreggiate e acqua fresca. È altresì prevista l'istruzione dei lavoratori sui sintomi del colpo di calore e la fornitura di dispositivi di protezione idonei. Per le attività all'aperto, i datori di lavoro devono predisporre spazi ombreggiati e facilmente accessibili". Inoltre, sottolinea la Segreteria al Lavoro "un elemento di particolare rilevanza è la scadenza del 31 marzo 2026, entro la quale tutte le imprese dovranno aggiornare i propri Documenti di Valutazione dei Rischi e i Piani Operativi di Sicurezza, integrando il rischio da microclima e le relative azioni di mitigazione".
"In un contesto in cui gli eventi climatici estremi diventano la norma - osserva Il Segretario di Stato per il Lavoro, Alessandro Bevitori.- la nostra Repubblica dimostra una visione etica e pratica, trasformando la consapevolezza dei rischi in azioni concrete. È un investimento nel benessere collettivo che riflette la nostra profonda attenzione per ogni lavoratore, un valore fondamentale della nostra società. Non un punto di arrivo - conclude - ma certamente una ottima base di partenza". Il regolamento non crea un nuovo sistema sanzionatorio, ma non rispettarlo equivale a violare la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con tutte le conseguenze legali e amministrative già previste dalla legge.