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Caldo estremo sui luoghi di lavoro: presentate dalla CSU proposte per condizioni più sicure

Entro l'estate 2026 dovrà essere aggiornato il documento di valutazione dei rischi. La Regione Emilia-Romagna, intanto, propone una nuova adozione dell'Ordinanza “caldo”; CGIL chiede di renderla strutturale

19 giu 2025
Caldo estremo sui luoghi di lavoro: presentate dalla CSU proposte per condizioni più sicure

Focus della CSU – sulla scia delle raccomandazioni dell'OIL - sul rischio termico nei luoghi di lavoro; possibile causa di infortuni, ed elemento di pericolo specie per donne in gravidanza e per chi svolge mansioni all'aperto. Nei giorni scorsi un incontro dei sindacati con Segreteria Lavoro e Servizio Prevenzione ISS; seguito dall'adozione da parte del Congresso di Stato di un regolamento, che dovrà essere completato entro 2 mesi da una circolare dell'Istituto Sicurezza Sociale. Misure specifiche dovranno scattare in presenza ad esempio di temperature superiori ai 35 gradi.

Previsto anche l'obbligo di aggiornare entro un anno il documento di valutazione dei rischi per aziende e PA. Sul punto la CSU ha inviato osservazioni e proposte basate sulle più evolute prassi internazionali. Fra le variabili, infatti, non solo la temperatura, ma anche fattoli quali l'umidità o la tipologia di mansione. Massima attenzione ai soggetti più vulnerabili.

Sensibilità, sul tema, anche in Emilia-Romagna; con l'impegno ad adottare entro fine mese l'ordinanza dello scorso anno, che vietava il lavoro nelle ore centrali delle giornate più a rischio per determinati settori. Dalla CGIL la proposta di rendere strutturale il provvedimento.





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